Tra NBA, Liverpool e l’idolo Gerrard. Harvey Elliott, figlio di Anfield Road

Alla scoperta del trascinatore dell’Inghilterra U21. Harvey Elliott, tra Liverpool e NBA.
Quattro gol, uomo chiave dell’Inghilterra U21 con un titolo da conquistare nella finalissima dell’Europeo contro la Germania di Woltemade. Harvey Elliott, classe 2003, è esploso e il ragazzino cresciuto con la foto di squadra del Liverpool sul comodino è pronto a conquistare anche Anfield. Grande appassionato di NBA, tifoso dei Boston Celtics, e oltre ad aver assistito a qualche loro partita ha persino provato a dribblare sui parquet durante una vacanza negli Stati Uniti.
Vera “ossessione” per il pallone fin dall’infanzia tanto da essere soprannominato “Mr Football”. Non riusciva mai a mettere da parte il pallone tra i piedi. Passaggi, tiri, dribbling ripetuti ore e ore, fino a perfezionarsi indipendentemente dal naturale talento.
Un amore viscerale per il Liverpool. Suo papà Scott lo portava già allo stadio sin da bambino e ha vissuto la finale di Champions del 2018 a Kiev a soli 3 anni. Già a quella età calciava ovunque: in casa, nei parchi, e a Londra giocava su terreni di cemento anche contro ragazzi più grandi di lui. Ha esordito nei professionisti a 15 anni mentre frequentava la Coombe Boys’ School. Dopo la partita e ritorno a scuola, la mattina seguente lo definivano già come un predestinato.
Non solo calcio e basket. Nella vita di Harvey Elliott c’è spazio anche per gli animali: ha un cane di nome Paisley (che ha anche un suo account Instagram) e i due sono inseparabili, un legame dolce e familiare. Elliott ha sempre lavorato duro, ha imparato a gestire la pressione, lo stress, gli errori. Tutti elementi utili che gli hanno permesso di arrivare ad alti livelli.
Il rapporto con l’idolo di sempre, Steven Gerrard
Chi è nato sotto l’ala protettiva di Anfield Road non può non crescere con il mito di Steven Gerrard. Era il suo eroe assoluto, tanto che da piccolo ha avuto anche l’onore di incontrarlo di persona e scambiarci qualche battuta. Elliott da bambino preferiva “basare” il proprio gioco su Gerrard in quanto incisivo non solo nel tiro ma anche nei passaggi, diventando così un assist-man importante. Visione, resistenza, leadership e la passione con cui indossava la maglia del Liverpool. Un mix che accumuna entrambi.
Harvey Elliott non solo ammira Steven Gerrard, ma lo ha preso come modello da seguire, plasmando la sua carriera e le sue ambizioni. Da mascotte emozionato a professionista determinato, il legame è una miscela di inspirazione da spettatore, emozione personale e scelta di vita calcistica. Due figli di Anfield Road.
Tecnica e duttilità: il profilo di Harvey Elliott
Harvey Elliott è un calciatore versatile, creativo e che offre più soluzioni all’allenatore. Abile nel trovare spazi tra le linee e nel servire i compagni con passaggi precisi. Mancino naturale, ha grande controllo palla, dribbling stretto e un tocco elegante. Un profilo duttile capace di adattarsi in tanti schieramenti: mezzala destra in un centrocampo a 3 (ruolo in cui Klopp lo ha spesso utilizzato), ala destra invertita, trequartista dietro le punte dove ha brillato con l’Inghilterra U21.
Un mix tra Phil Foden e David Silva tanto da essere definito da Klopp come “una gemma da coltivare con pazienza”. Sarà proprio questo l’obiettivo di Elliott, ossia quello di conquistare un posto da titolare con il Liverpool di Arne Slot nonostante l’agguerrita concorrenza nei reparti.
A cura di Gerardo Guariglia