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Hamsik: “L’addio di Higuain non mi ha sorpreso. Vi racconto lo spogliatoio del Napoli”

Marek Hamsik è il vero trascinatore di un Napoli che sta trovando la forma migliore. Dopo il passaggio del turno in Champions League (agli ottavi ci sarà il Real Madrid), il capitano azzurro ha raccontato il suo momento e qualche retroscena di spogliatoi a Canale 21. “105 gol? Avere così tanti gol da centrocampista è una bella soddisfazione personale, ma contano più quelli della squadra. Ho sempre detto che mi trovo bene e sono contento di stare qua, voglio restare più a lungo possibile e scrivere pagine di storia del club. Il rapporto coi tifosi è eccezionale, tra me e il pubblico c’è un feeling pazzesco. Mi vogliono troppo bene e voglio ripagare con i miei gol per farli essere felici”.

Sul Real Madrid: “Basta sentirne il nome, dice tutto. E’ uno dei club più forti al mondo e sarà emozionante affrontarli. Sono contento di aver beccato loro, gare così ti fanno vivere emozioni uniche, è bello giocare contro i migliori”. E poi sullo spogliatoio: “Siamo un gruppo molto allegro che scherza sempre sia di persona che su Whatsapp. Abbiamo un paio di individui molto simpatici… Pepe, Omar, Dries, Lorenzo, Sepe… sono tanti. Ci piace tanto ascoltare musica, un po’ tutti i generi. Ognuno ha il suo, anche se i dj sono El Kaddouri e Koulibaly”. Sull’addio di Higuain: “Se mi ha colpito? Non me l’aspettavo ma il calcio è così, ma non mi ha sorpreso tanto. I giocatori vanno e vengono, è stata una sua scelta. I napoletani l’hanno presa malissimo, ma con lui ho ancora un ottimo rapporto. Se questo Napoli cresce può comunque arrivare lontano, stiamo facendo molto bene da due anni, manca un piccolo passo per fare qualcosa di grosso”.

Qualche curiosità anche sulla vita personale di Hamsik: “Canzone preferita? Non saprei, non canto perché sono stonato e non le conoscete, mi piacciono i cantanti slovacchi”. I bambini le cercano da soli su Youtube. A loro piace Rovazzi… PIatto preferito? Haluski, un piatto slovacco. Dovreste chiedere a mia moglie come si cucina. Tra quelli napoletani forse la pizza, mi piace sempre. La margherita classica, con la bufala”. Con Sarri? “E’ uno pignolo, che lavora tantissimo sul campo e fuori, esige la perfezione. Un malato di tattica. Ci sgrida, ma in un modo tutto suo che ci fa anche ridere. E’ un personaggio a cui vogliono tutti bene”. Il rapporto con Benitez: “E’ stato ottimo, molto professionale. Anche se mi sostituiva non avevo problemi con lui, da ogni allenatore ho imparato qualcosa. Era un modulo differente rispetto a quello di Sarri e anche il lavoro sul campo lo era. Con Sarri sono mezzala, con Rafa ero seconda punta, io ovviamente preferisco la prima”.

Redazione

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