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Hamšík: “Mi piacerebbe far parte di una società come il Napoli”

Hamsik (Imago)

La conferenza stampa di Marek Hamšík per presentare l’evento “Punto 17”, partita d’addio al calcio del giocatore slovacco

Nella giornata di sabato 5 luglio, in piena estate, allo stadio Tehelne Pole di Bratislava, l’ex centrocampista del Napoli scenderà in campo per l’evento “Punto 17“, gara d’addio al calcio del calciatore slovacco classe ’87.

La conferenza stampa di presentazione dell’evento a cui ha partecipato Marek Hamšík èp avvenuta nella mattinata di oggi, martedì 27 maggio.

Queste le dichiarazioni dell’ex capitano azzurro: “La gara sarà un mix: vorrei avere tutti i miei compagni della nazionale, del Napoli e degli altri club in cui ho giocato. Non era possibile averli tutti, altrimenti avremmo dovuto avere 6 squadre, ma sarà una partita Slovacchia-resto del mondo“.

Sui partecipanti: “Ci saranno Mertens, Callejon, Lavezzi, Cavani. Stasera vedrò Inler, Dzemaili, Behrami, Paolo Cannavaro e Francesco Montervino, Pepe Reina, Raul Albiol e tanti altri nazionali slovacchi con cui ho trascorso anni. Skrtel, Lobotka, Skriniar, mio cognato Walter Gargano“.

Il Napoli alza il quarto scudetto della propria storia (Imago)

La conferenza stampa di Hamšík

Come riassumo la mia carriera? Ho realizzato il mio sogno, sin da bambino avevo le scarpette da calcio e pensavo sarebbe stato destino. E alla fine il sogno si è avverato“.

Sul Marek Hamšík calciatore: “Un giocatore che ha realizzato il suo sogno, aver avuto una parte importante del Napoli ne sono stato orgoglioso anche senza aver vinto uno Scudetto. Una partita per iniziare una nuova carriera da allenatore? Ormai sono 2 anni che mi dedico a questa nuova veste con i settori giovanili: ho scoperto un’altra passione che mi piace molto e sono fortunato di essere nello staff della nazionale slovacca con Francesco Calzona“.

Le sue parole sul Scudetto non vinto: “Un po’ di rammarico ce l’ho, ma alla fine il Napoli l’ha vinto e non rimpiango nulla. Ho vissuto il mio sogno, mi sono sempre goduto questa città e questi tifosi, sono rimasto 12 anni fedele a questa maglia, la ritengo mia e sono contento che siamo stati la squadra a vincere il primo trofeo dopo Diego Armando Maradona“. Ha concluso: “Tornare a lavorare al Napoli? Col presidente ci ho parlato lo scorso anno, qui ho sempre la porta aperta. In Slovacchia ho impegni con i miei figli ma mi piacerebbe far parte di una società come il Napoli“.

Redazione

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