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#HackMCFC: il progetto Made in Italy che ha convinto il City di Guardiola

Un concorso. Tre italiani (gli unici) e un inglese. Un premio vinto: il Players’ Player. La location: Manchester. Il club: il City di Pep Guardiola. E’ la storia di un team a maggioranza italiano che ha vinto e convinto durante il #HackMCFC, il concorso per analisti e tattici che hanno dovuto analizzare 5 milioni di dati per tirarne fuori lo schema perfetto. Questo il poker d’assi, per tre quarti Made in Italy: Mario Savo, performance analyst, Gian Piero Cervellera, professore di informatica applicata all’Università di Siena, Matteo Consonni, responsabile programma accelerazione e innovazione dell’Università di Leiden in Olanda, e Jeshua Maxey, designer.

Artefici di un lavoro completo che è stato considerato tale dagli altri partecipanti al concorso (70 in questa fase, erano partiti in 30mila) e dagli addetti ai lavori dello stesso club. Un discorso di cinque minuti per illustrarlo, un futuro che assicura loro una collaborazione col City per continuare a svilupparlo insieme. La tre giorni a Manchester dunque per la squadra si è chiusa con un keep in touch, perché non è finita lì. Anzi, è solo l’inizio. “Andremo a Manchester per dire la nostra”, ci aveva raccontato Mario Savo prima della partenza. Il morale era già alto allora, al ritorno ancora di più: “Siamo contenti perché siamo tra i vincitori – ha raccontato ancora Savo ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com -. E’ davvero un bel risultato, è stato dato merito alle capacità di noi italiani. Questo premio è motivo di orgoglio. Il modello non si limitava solo ad analizzare un singolo aspetto come la posizione, il movimento o il passaggio. E’ questo che ha convinto, perché poteva essere una soluzione di performance analysis completa”.

Un’esperienza che dunque ha arricchito Savo e i suoi compagni di viaggio e di lavoro. Un biglietto da visita anche per l’Italia, un paese e un calcio in grado di formare figure di questo tipo. “Bisogna studiare e aggiornarsi tanto, a 360° – ha continuato Savo -. ‘Chi sa solo di calcio non sa nulla di calcio’, è una frase di Mourinho che porto sempre con me”, a metà tra il monito e il consiglio.

I 4 di Liverpool? Adesso c’è anche un’altra storia, poco British e molto italiana: niente canzoni, ma dati, numeri e tattica per i ‘4 di Manchester’ che hanno tracciato una strada, dall’Italia alla Premier e non solo in materia di performance analysis. Una storia però solo al primo capitolo, perché ancora tanto c’è da scrivere. Una storia che, per Mario Savo, è iniziata dalla Serie B e dal Latina di Iuliano. Molto più di una gratificazione personale; e allora non stupisce che dopo questa vittoria i primi pensieri e ringraziamenti di Mario siano andati alla famiglia, i genitori e il nonno che gli ha trasmesso la passione per il calcio e per il Latina, alla sua ragazza ed anche al nostro mondo del pallone. Perché il Made in Italy, anche in questo ambito del calcio, deve e può ancora dire la sua.

Guendalina Galdi

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