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Gudmundsson: “Con Retegui c’è feeling, Gilardino importantissimo”

Albert Gudmundsson si è raccontato in una lunga intervista sulle colonne del Secolo XIX in edicola oggi, venerdì 5 aprile. 

L’islandese del Genoa è uno dei protagonisti di questa Serie A: il rapporto con la piazza, quello col compagno d’attacco Retegui e il ritorno in nazionale sono solo alcuni dei temi trattati nell’intervista. 

Genoa, Gudmundsson si racconta al Secolo XIX

A domanda sugli undici gol segnati finora, Gudmundsson risponde: “Continuo a pensare a partita dopo partita, mi godo ogni momento in campo provando a far divertire anche i tifosi. Il record di Milito raggiunto? Sì, lui era stato l’ultimo calciatore ad andare in doppia cifra in due campionati consecutivi. Ed è sempre bello quando ti confrontano con un grande giocatore, un grande attaccante come è stato Milito“. 

L’attaccante spera di recuperare in tempo per il Verona, dopo essere stato colpito da un attacco febbrile: “Ci sarò, qualunque cosa accada“. Sugli scenari in vista della prossima estate: “Il Genoa e Genova per me sono come una famiglia. Mi hanno sempre sostenuto nei momenti belli e anche in quelli meno belli. Sarò per sempre grato e orgoglioso di giocare qui“. E ancora: “Fare il bagno in Liguria d’inverno è molto bello. In Islanda non vediamo il sole per sei mesi…” 

Gudmundsson parla dunque del rapporto con il suo allenatore, Alberto Gilardino: “Ha contato tantissimo, in questi mesi mi ha aiutato tanto a migliorare, a farmi scoprire ed esaltare qualità che ho sempre avuto e che non riuscivo a sfruttare al massimo. Mi ha aiutato soprattutto a capire come essere più decisivo sotto porta“. E invece sul rapporto con Retegui: “Andiamo d’accordo, abbiamo un buon feeling dentro e fuori dal campo“. 

Dunque sulla convocazione della nazionale islandese per i playoff di Euro 2024, dopo un lungo periodo di assenza: “Tornare in nazionale è stato fantastico. Mi è mancata molto e non avrei potuto chiedere di meglio che una partita come è stata quella della rimonta contro Israele. Peccato solo non essere riusciti a qualificarci all’Europeo (sono stati sconfitti dall’Ucraina, ndr)“. 

Redazione

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