Era arrivato per questo. E ora, sette anni dopo, ci è riuscito. È Pep Guardiola a regalare la prima, e storica, UEFA Champions League al Manchester City. I Citizens l’hanno inseguita, l’hanno accarezzata nel 2021 e adesso l’hanno conquistata.
La UEFA Champions League torna a Manchester, questa volta sponda City. La (dolce) ossessione di Pep è ormai un lontano ricordo. La sua mano nel successo è evidente. La sua impronta è tangibile. E nemmeno la solida Inter di Simone Inzaghi è riuscita a fermare il rullo compressore inglese. È treble.
Veni. Vidi. Cambiavi. Vici. Ed è proprio andata così. Guardiola ha rivoluzionato il City World, portandolo sul tetto d’Europa. Scelte azzardate e coraggiose – nel perfetto stile Pep – che però hanno finalmente pagato. La mano dello spagnolo sulla vittoria della Champions League è evidente.
È sempre stato un perfezionista, Josep. E allora ha costruito, anno dopo anno, una squadra senza punti deboli: dall’intuizione dei centrali/laterali a Stones in mediana, dalla libertà data a Bernardo Silva al Gundogan bomber, passando per l’acquisto di Erling Braut Haaland. Mattoncino dopo mattoncino è arrivata la vittoria e c’è (tutto) Guardiola nel secondo successo europeo dei Citizens (il primo è stato la vittoria della Coppa delle Coppe nel 1969-70). E per raggiungere questo traguardo, lo spagnolo ha speso (quasi) un miliardo e trecento milioni di euro. Un giocattolo vincente ma costoso.
Spesso simfonia corale, ci si aspettava un lampo dei campioni. Da Erling Braut Haaland (52 gol in 52 partite prima della finale di Istanbul) a Kevin De Bruyne. Le stelle del Manchester City, invece, brillano meno nella notte più attesa.
Ecco che, allora, la scena se la prendono Ederson e Rodri. Il brasiliano, spesso criticato, è risultato decisivo in tre occasioni clamorose. Prima Lautaro Martinez, poi Lukaku e Gosens: i nerazzurri sono sbattuti sui suoi guantoni. E la rete decisiva è arrivata da Rodri. Spesso metronomo ombra, lo spagnolo ha messo la sua firma sulla prima storia vittoria del Manchester City in UEFA Champions League.
Vittoria dopo vittoria, trofeo dopo trofeo. Prima la Premier League, poi l’FA Cup e ora la UEFA Champions League. Il Manchester City cala il treble. E come se non bastasse, Pep Guardiola diventa Sir. Lo spagnolo ha eguagliato Alex Ferguson, che riuscì nell’impresa di vincere i tre trofei nel 1998-1999. Un’altra spallata dei cugini rumorosi al Manchester United, per una supremazia cittadina che si è vista anche quest’anno. Prima il 6-3 in campionato, poi la vittoria in FA Cup: voli leggeri nel blues da una parte, facce rosse di rabbia dall’altra.
Ora la felicità (meritata) per il Treble inglese. Il secondo, dopo il Triplete al Barcellona e primo allenatore che ci è riuscito con due squadre diverse. Ma del resto, Pep Guardiola era arrivato per questo.
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