Torna in campo la Champions League. Il Manchester City di Pep Guardiola si prepara per l’andata della semifinale europea all’Etihad Stadium contro il Real Madrid, in scena martedì 26 ore 21:00. L’allenatore è intervenuto alla vigilia del match in conferenza stampa: “Se arriviamo in buona forma? Arriviamo come arriviamo. Intanto è un onore essere qui in semifinale”.
L’allenatore Pep Guardiola continua poi analizzando l’avversario, il Real Madrid: “Se stiamo a guardare la loro storia, non abbiamo alcuna possibilità, parla da sola. Ma abbiamo voglia di competere con loro. È un’occasione per migliorare, vogliamo provarci, soffrire, restare uniti. Prima dell’ultimo decennio non eravamo mai qui, arrivare in finale è sempre una buona lezione per noi. Ci aspettano con il Real Madrid due partite tirate, ma abbiamo affrontato altre partite altrettanto difficili. Ora sento quanto è bello essere lì con le migliori squadre d’Europa. Cercheremo di essere noi stessi, faremo due partite eccezionali per arrivare in finale. Possiamo farlo. Real? Abbiamo tanto rispetto per loro, sono davvero bravi. È un onore. Benzema segna tanti gol in carriera, è un giocatore fantastico, dovremo difenderci bene”.
Guardiola si sofferma anche su quella che potrebbe essere la probabile formazione: “Oggi abbiamo una sessione di allenamento e poi vedremo come stanno i giocatori. Stasera, domani, deciderò la formazione. Sono sicuro che alcuni giocheranno in posizioni in cui non sono abituati ma faranno del loro meglio”. Su Walker e Stones, assenti nell’allenamento, Guardiola risponde così: “Kyle non si è allenato negli ultimi 10 giorni, John dai tempi di Brighton. Ecco perché, non so se ci saranno. Vediamo come si sentono, domani prendiamo una decisione”.
Sempre sugli avversari, l’allenatore del City parla di Vinicius: “Ha appena 21 anni, si è ambientato perfettamente, gioca regolarmente, parla da sé. È giovane e ha la pressione giusta in queste squadre per vincere e vincere. Noi stiamo imparando e crescendo. Vengo dal Barcellona, qui cerco di costruire quella cultura. Devi possedere ogni gioco, combattere ogni duello. Il Real Madrid non compra giocatori senza la qualità per giocare in squadra. Per quanto riguarda l’essere l’allenatore, personalmente la mia realizzazione non sarà mai concreta, avrò un altro sogno da realizzare. Decideremo insieme alla società, cerco di fare del mio meglio, portare la consapevolezza della squadra che possiamo farcela. Possiamo battere un avversario come il Madrid, restando uniti. Questo è il motivo”.
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