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“Grazie di avermi fatto smettere”: Andrea Ivan lascia il calcio giocato e si sfoga su Facebook

“Grazie di avermi fatto smettere con il calcio giocato”. A 44 anni, Andrea Ivan dice basta. E lo fa sfogandosi con un post su Facebook, in cui esprime tutta la sua rabbia e frustrazione. Una carriera molto lunga, conclusa quest’anno nei dilettanti dell’Incisa, in Prima Categoria. In passato Ivan ha giocato in diverse squadre, tra cui Fiorentina e Ascoli. In particolare però, il portiere fiorentino è ricordato per le quattro presenze in Serie A con la maglia della Salernitana nella stagione 1998/1999. Dopo tanta Serie B, con le maglie di Pescara e Atalanta, con cui ha raggiunto la Serie A, dove però ha solamente giocato l’ultima giornata della stagione 2006/2007 contro il Livorno.

Oggi però, Ivan dice basta con il calcio, almeno quello giocato. Su Facebook, scrive così: “Riflessione dopo un fantastico anno passato con i miei compagni di Incisa ed un grande mister, dopo venti anni di professionismo e una decina di dilettantismo toccando tutte le categorie dagli amatori alla Serie A, oggi è giunto per me il giorno di dire basta ma non perché non ce la faccio fisicamente o mi è passata la voglia, ma perché mentalmente non posso più subire l’esuberanza e l’incapacità di chi dirige la partita e nemmeno il menefreghismo di chi gestisce il calcio. Oggi ho disputato l’ultima mia partita durante la semifinale play off. Merito alla Grevigiana di averci battuto e quello non glielo toglie nessuno”.

Eppure, Ivan rimane piuttosto “colpito” dalla prestazione arbitrale della partita persa contro la Grevigiana: “La terna arbitrale: un guardalinee che le regole del calcio non sapeva nemmeno cosa fossero. Gol convalidato in fuorigioco che secondo me è più che netto, poi gol annullato per fuorigioco e rigore non dato. Ora un errore grave ci sta, ma tre…. io personalmente rientravo da una squalifica di due giornate datami perché un arbitro ha scritto cosa gli è parso a lui “due giornate date perché non si può fare ricorso nei dilettanti se ti danno meno di tre giornate”. Ora dico se si svegliano la mattina e ti voglio far fuori basta che lo scrivono.. per me la classe arbitrale ha troppo potere, sono poco seguiti e incapaci. Spero per i giovani che il sistema cambi sennò il calcio non è più calcio in mano a questa gente che comanda. L’ultimo ringraziamento va proprio a loro che comandano: grazie di avermi fatto smettere con il calcio giocato”.

Redazione

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