Le emozioni per la vittoria dell’Europeo, il progetto tecnico con Mancini e le infrastrutture. Sono queste alcune delle tematiche su cui si è soffermato Gabriele Gravina al Festival dello Sport di Trento.
“Siamo già al 75% e mi sembra che il percorso tracciato qualche mese fa stia dando i suoi frutti. Noi dobbiamo essere credibili nel chiedere e quindi ottenere dal Governo. Per arrivare al 100% bisogna tenere sotto controllo l’evoluzione della pandemia dopo la riapertura delle scuole e da queste nuove forme di aggregazione dovute all’aumentare del pubblico fino al 75%. Fino ad oggi, grazie ai vaccini, la curva ha proseguito nella sua decrescita: dobbiamo tenere sotto controllo questa gradualità ma io credo che a breve si possa arrivare al 100%”, così il presidente della FIGC sulla riapertura a piena capienza degli stadi.
Il numero uno della FIGC si è poi soffermato sull’Europeo vinto dalla Nazionale di Mancini: “Il momento che mi resta di più nel cuore è la finale. L’errore di Jorginho mi ha fatto cadere in depressione, ero in piedi e mi sono riseduto, ma poi è arrivata la splendida parata di Gigio Donnarumma. Amarezza e gioia…”.
Sulla gara contro l’Argentina, in programma a giugno 2022: “Si giocherà, è la cosiddetta finalissima per come è stata nominata nel campionato UEFA. Sarà una competizione incardinata nel futuro, sarà bella questa Supercoppa tra Europa e Sudamerica. Non sappiamo dove: mi piacerebbe Napoli, ma sento parlare anche di altre realtà”.
Sul rinnovo del ct fino al 2026 ufficializzato prima di Euro2020: “Mi interessava testare e capire se ciò che avevamo tracciato e concordato stava dando i suoi frutti e così era. Non c’era un accordo su una ipotesi di vittoria, ma sul voler dare agli italiani una nuova storia, meravigliosa, legata soprattutto al riscoprire l’appartenenza e l’orgoglio. Questo è avvenuto, e mi sembrava doveroso chiudere questo accordo prima della fase finale dell’Europeo. E’ stata una scelta sul progetto, non sul risultato”.
Gravina si è soffermato anche sulla candidatura dell’Italia per l’Europeo del 2028: “Negli scorsi giorni è uscito il bando e noi ci saremo, è fuori discussione. L’Italia ha bisogno di un grande evento anche per coronare questo percorso e un grande evento manca da tanti anni, troppi anni. Spero che il Governo condivida e possa dare anche un supporto concreto affinché si possano ammodernare gli stadi e costruirne di nuovi”. Infine, sulla possibilità di giocare il Mondiale ogni 2 anni: “C’è stato un mio secco no. Vuol dire avere una competizione all’anno, Europeo-Mondiale che si alternano”.
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