Un gol immediato, decisivo e sporco. Óscar Cardozo continua a decidere partite con la maglia del Libertad, vincitore a sorpresa della semifinale d’andata di Copa Sudamericana contro l’Independiente, per 1-0. Dopo soli trenta secondi, il Tacuara ha strappato agli occhi dell’arbitro un gol palesemente irregolare, un bel tocco d’esterno sinistro sul primo palo nato da uno stop a seguire con il braccio. Tutte le armi di un nove che in Europa ha segnato valanghe di gol (218 totali, di cui 23 in Champions League) e che, dieci anni dopo aver lasciato il Sudamerica, è tornato per vincere.
Lo ha comprato a fine giugno il Libertad, subito dopo aver vinto il campionato. Non un ritorno, per lui che aveva debuttato nel professionismo nella stagione 2003-04, rivelandosi il giocatore più importante del 3 de Febrero, quell’anno campione di Segunda División. La stagione seguente, il salto di qualità nel Nacional, dove si confermò su livelli importanti e fino a guadagnarsi un posto al Newell’s Old Boys. Con 21 gol segnati a Rosario, la Lepra diventa il definitivo trampolino di lancio per un’ottima carriera al Benfica, di cui è tutt’ora considerato un idolo.
Una carriera però mai esaltante in nazionale: sempre al di sotto del proprio livello nei club, dei dieci gol segnati in cinquanta partite solo quattro sono arrivati in match di eliminatorie o di Copa América. L’ultimo, in un’amichevole contro il Guatemala giocata nel 2012, prima di perdere il giro. Ma soprattutto pesa nella sua reputazione il rigore sbagliato contro la Spagna al Mondiale in Sudafrica, quello che avrebbe potuto eliminare la futura nazionale campione del mondo. Il ct Francisco Arce l’ha rispolverato il mese scorso per portare il Paraguay in Russia ed è stato suo il gol del provvisorio pareggio nella vittoria di Barranquilla contro la Colombia, ma la gara shock contro il Venezuela ha negato il sogno mondiale all’Albirroja per la seconda volta consecutiva. Un brutto finale che potrebbe essere parzialmente dimenticato con la qualificazione alla serie decisiva di Copa Sudamericana.
Cardozo, che peraltro potrebbe vendicare il suo vecchio Nacional uscito ai quarti proprio contro l’Independiente, ha messo un gol per la causa. Sicuramente l’unico personale nella serie, perché l’espulsione diretta per una manata in faccia a un avversario con palla lontana gli pregiudicherà il ritorno, ma per ora, la semifinale la decide lui.
di Federico Raso – Tre3Uno3
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