Il Mondiale in Qatar è ancora molto lontano, eppure – già dopo il primo turno delle gare di qualificazione – non mancano le polemiche sul regolamento del torneo.
Nella giornata di ieri, infatti, l'Olanda è uscita sconfitta per 4-2 dal match contro la Turchia. Non poco scalpore è derivato dal gol non riconosciuto a Matthijs De Ligt, che alla fine del primo tempo aveva trovato con un colpo di testa la rete del 2-1, fondamentale per risollevare il morale dei suoi.
Rete che, però, non è mai stata convalidata: sebbene il pallone avesse interamente superato la linea della porta, la svista dell'arbitro Oliver è risultata decisiva, in virtù dell'assenza di VAR e goal line technology.
Più che la sconfitta per 4-2, a lasciare l'amaro in bocca agli olandesi è stato proprio il mancato gol di De Ligt. Secondo quanto previsto dal regolamento della FIFA, la decisione riguardo alla disponibilità della goal line technology nel corso dei singoli match è rimessa alla discrezionalità delle confederazioni. La UEFA, per quanto riguarda ovviamente le sole partite che vedranno impegnate squadre europee, ha escluso l'impiego del dispositivo, che tornerà dunque a disposizione degli arbitri solo nella fase finale del torneo.
Una disposizione piuttosto ambigua e in grado di cambiare le sorti di una partita, tenendo conto del grande ausilio che – nel bene oppure nel male delle singole squadre – il dispositivo garantirebbe agli arbitri nel corso del match.
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