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Gnonto, dal successo con lo Zurigo all’Italia: “La Champions sarà un sogno. Inter, sono sempre grato”

Hai 18 anni e sei capitano dell’Italia U19, qualificandoti alla fase finale dell’Europeo di categoria con 5 gol in 7 partite. Poi diventi campione della Super League in Svizzera con una outsider come lo Zurigo, che ha battuto le corazzate Basilea e Young Boys e a fine stagione fai l’esordio con la Nazionale maggiore di Mancini. Niente male il palmarés di Wilfried Gnonto, uno che le partite le ha spaccate davvero durante la stagione segnando 6 delle 8 reti stagionali in campionato da subentrato.

Il giocatore dello Zurigo si era raccontato in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com, ricordando le varie tappe della cavalcata trionfale: ” Il momento più iconico della stagione penso sia stato il 3-3 contro il Basilea , per il modo in cui è arrivato visto che nel recupero a loro è stato annullato un gol per fuorigioco e sulla ripartenza siamo riusciti a pareggiare; invece abbiamo capito di poter vincere il campionato la prima volta che abbiamo battuto lo Young Boys a novembre, perché loro negli ultimi anni avevano dominato il campionato e non vincevamo contro di loro da 7 anni”. 

Gnonto e la gioia svizzera

La Super League nel corso delle stagioni sta diventando sempre più competitivo, come conferma Gnonto:Il campionato svizzero ha un livello più alto di quanto si pensi, magari ci si prepara un po’ meno tatticamente ma tutte le squadre sono competitive e giocano a viso aperto. Ho impiegato un po’ di tempo ad adattarmi al campionato e alla nuova squadra ma quest’anno, anche grazie al nuovo allenatore che mi ha dato più libertà e responsabilità , sono riuscito a fare una bella stagione. I leader dello spogliatoio sono Dzemaili, Brecher che è il capitano, e Marchesano; con loro come con tutti ho un buon rapporto, da quando sono arrivato hanno cercato di aiutarmi sia dentro che fuori dal campo e io cerco di imparare il più possibile”.

La Champions e l’addio dall’Inter

Giocare la Champions League è il sogno di chiunque e lo Zurigo ci torna dopo 10 stagioni dall’ultima apparizione. “Sarà molto emozionante giocare le qualificazioni per la Champions – ci racconta Gnonto – ed è molto gratificante ripensando a tutto il lavoro che abbiamo fatto durante l’anno. La Champions League è un sogno e un obiettivo per me, sono cresciuto guardando queste partite e cerco di lavorare ogni giorno per avere l’occasione di giocarci un giorno”. 

 

Willy – così lo chiamano gli amici – è cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, che ha deciso di lasciare a soli 16 anni quando era l’attaccante titolare della Primavera: “Lasciare l’Inter non è stato facile dopo 8 stagioni passate li ma il calcio è così e a volte bisogna prendere delle decisioni difficili. Sono sempre grato per tutto quello che ho imparato in quegli 8 anni e di avermi permesso anche di allenarmi e vedere da vicino molti dei miei idoli”.

Il sogno azzurro (diventato realtà)

Nei mesi del fallimento azzurro per il Mondiale di Qatar2022, c’è un’altra parte della Federazione che gioisce per i risultati ottenuti. L’Italia U19 il prossimo giugno giocherà l’Europeo di categoria con un ruolo da protagonista, status raggiunto dopo aver eliminato Germania e Belgio in particolare. Nel gruppo allenato da Carmine Nunziata spicca l’importanza di Gnonto che ricopre il ruolo di capitano: “Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte e siamo consapevoli di poter fare un ottimo Europeo, non sarà facile perché ci saranno le migliori nazionali europee ma sappiamo di non essere da meno e vogliamo dimostrarlo competendo per vincere”. 

Willy, Miretti (clicca qui per la nostra intervista al padre), Casadei, Ambrosino sono solo alcuni dei giocatori che stanno emergendo, ma che non hanno paura delle responsabilità che in futuro potranno avere: “Sicuramente siamo molto giovani ma stiamo dimostrando di avere qualità; non ci fa paura giocare per la nazionale maggiore, è il sogno di tutti i ragazzi che giocano a calcio, siamo però consapevoli che dipende solo da noi perché se un giorno ci arriveremo sarà solo grazie a quello che faremo vedere in campo. Andando in Nazionale riesco spesso a vedere molti dei miei ex compagni. Ho un rapporto speciale con Elio Zalli che adesso gioca a Sassuolo, ci siamo conosciuti quando progettiamo 7/8 anni e da quel momento siamo migliori amici”.

Michele De Blasis

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