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Gli idoli sul muro, le passeggiate e una doppietta. Per Zenga e…per Di Biagio. Trotta fino alla fine: “Sogno la salvezza e l’azzurro”

Sul muro della sua cameretta c’erano Bobo Vieri e Ronaldo. Difficile che Marcello Trotta potesse venire su senza una spiccata propensione al gol. “Erano i miei idoli, inutile dirlo”, racconta l’attaccante del Crotone a gianlucadimarzio.com. E infatti buttarla dentro è diventata una sorta di piacevolissima ossessione per lui. “Quelli di domenica li ho dedicati alla mia famiglia, alla mia squadra, ai tifosi e a tutto il nostro staff”.

Ma segnare per Marcello non è mai stato un grosso problema. Anche prima di arrivare a Crotone. Lo ha fatto prima nelle giovanili del Napoli, poi in Inghilterra dove ha giocato (e inutile dirlo, segnato) anche con la maglia del Manchester City. Poi è tornato in Italia, dove ha ripreso a buttarla dentro con l’Avellino. Il tutto per conquistare una chiamata da Di Biagio con l’Under 21.

Vestire l’azzurro è il sogno di tutti” e infatti quella chiamata è arrivata per davvero. Europeo di categoria del 2015 in Repubblica Ceca e quel legame con Di Biagio che si porta dietro ancora oggi che è diventato il ct della nazionale del grandi, quella dove spera di approdare anche Marcello. “So che devo lavorare duro e che la strada è ancora lunga, ma i sogni sono lì per essere realizzati e sognare non costa niente”.

Tra un sogno e l’altro, però, c’è la realtà che si chiama Crotone. Una scelta di vita per Marcello Trotta, che dopo la salvezza centrata un anno fa ha deciso di mettersi ancora in discussione in Calabria. Mica male come posto. “Qui ho conosciuto tanti amici e quando abbiamo tempo di perdiamo in lunghe passeggiate in riva al mare. Questa città mi ha accolto calorosamente fin da subito e io mi sono ambientato alla grande”.

Città a parte, ora l’obiettivo è centrare la salvezza. “Zenga ha portato tanto entusiasmo e tanto carisma. Ha una personalità forte e una chiara impronta di gioco. Noi lo seguiamo alla lettera e siamo felici del nostro lavoro”. Anche quando la strada può sembrare in salita. “La vittoria di domenica ha dato quella scossa in più oltre alla consapevolezza delle nostre qualità. Una vittoria che ci ha ridato morale”. Dici poco, tanto più che domenica sotto con la Roma. “Sappiamo che sarà una partita difficile ma noi ce la vogliamo giocare fino alla fine.”

Il cassetto di Marcello è sempre aperto, perché i sogni sembrano non entrarci tutti. La salvezza con il Crotone, la convocazione in Nazionale. Minimo comune denominatore: il gol. Quello che inseguiva fin da piccolo, quando si addormentava guardando quei poster di Ronaldo e Bobo Vieri.

Virginia Robatto

Redazione

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