Giuseppe "Pepito" Rossi (imago)
Le rivelazione di Giuseppe “Pepito” Rossi sulle trattative che lo videro protagonista da calciatore
Pepito Rossi ha da poco annunciato il suo addio ufficiale al calcio giocato. Come? Organizzando una partita di addio allo stadio “Artemio Franchi”, venendo circondato da amici ed ex colleghi.
Intervistato da Radio Tv Serie A, adesso, l’ex Fiorentina si è raccontato in una lunga intervista andando a ripercorrere tutte le tappe della propria carriera.
Da Parma a Manchester, passando per la Viola, il Villareal, le tentazioni di Juventus e Barcellona e tantissimo altro. Una carriera infinita, fatta di più di 400 partite e oltre 130 gol tra Italia, Inghilterra, Spagna e persino negli Stati Uniti.
Retroscena incredibili sulla carriera dell’attaccante italiano e una rivelazione anche su Cesare Prandelli ai tempi della Nazionale, nel 2014, poco dopo un infortunio da cui però lo stesso attaccante sentiva di aver recuperato per poter dire la sua: “Mi sentii tradito da lui, se ci ripenso lo sento ancora“.
L’inizio di carriera in un Manchester United pieno di leggende a soli 17 anni, ritrovandosi a gonfiare palloni e pulire scarpe di compagni fuoriclasse. Poi il Parma e il Villareal, vedendosi sfuggire la chiamata di Lippi per i Mondiali di Sudafrica 2010, con il CT che non lo vide “pronto a livello emotivo” a causa della recente scomparsa del papà.
Quel giovane di 20 anni in Spagna, però, attirò su di sé tantissime attenzioni grazie ai suoi 17 gol. “Mi voleva il Barcellona di Guardiola. Si diceva che tutti i giocatori che andavano al Barcellona passassero da Leo Messi. Non so se fosse vero, quello che so è che mi vedevano nel tridente con lui e David Villa e questo fa capire quello che ero diventato. La trattativa non andò a buon fine e saltò tutto. Ma avrei giocato in una delle squadre più forti della storia del calcio“, ha raccontato Pepito Rossi.
Ma non solo, anche la Juventus ha giocato un ruolo fondamentale nella carriera di Rossi. “Nella stessa estate ci fu una grande possibilità di andare alla Juventus. Mi offrirono un bel contratto, parlai con Marotta e Conte e mi dissero che mi volevano per il dopo Alex Del Piero. Mi fecero un’offerta che comunque non avrei potuto rifiutare. Perciò andai dal Villarreal a dire che volevo partire, ma il club bloccò la trattativa”.
Niente Juventus da giocatore, quindi, ma un nuovo incontro anni dopo ha cambiato le carte in tavola, questa volta da avversario: ” In occasione di Fiorentina-Juventus 4-2 ho vissuto la mezz’ora più bella della mia vita, non solo della mia carriera“.
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