Non riecheggerà nell’aria il famoso “Dilly Ding Dilly Dong”, ma anche sulle sponde del fiume Onyar iniziano a crederci davvero. Il Girona di Michel sta scrivendo la storia in Spagna. Nonostante il paragone con il Leicester sia lampante, i biancorossi vogliono dar vita alla propria favola. La vittoria allo Stadio Olimpico contro il Barcellona è sicuramente il punto più alto di una stagione che, almeno per ora, punta a essere leggendaria.
Umiltà ma ambizione. Sono queste le due parole che Michel sta trasmettendo alla sua squadra. Il Girona continua a stupire ma non vuole compiere voli pindarici. La vittoria contro il Barcellona e i quattro gol segnati sono già nelle pagine di storia, ma l’allenatore biancorosso pensa alla salvezza raggiunta (Qui le sue parole).
Con 41 punti (raggiunti contro il Barcellona) – e i 44 totali con la vittoria con l’Alaves – infatti, il Girona si è garantito di poter giocare ne LaLiga anche nella prossima stagione. Umiltà, dicevamo. Ma anche ambizione. Perchè la vittoria è da libri di storia. Il Girona ha battuto, per la prima volta in partita ufficiale dal 1939, il Barcellona. Un (piccolo) grande traguardo per una cittadina che conta meno abitanti dei seggiolini del Camp Nou.
La vittoria contro i blaugrana è forte ed è la definitiva consacrazione a una stagione magica. Una prova convincente e magica, vissuta con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere ma con l’ambizione di chi vuole prendersi tutto. Il Girona, inoltre, con la vittoria con Barcellona e Alaves, si è preso la vetta solitaria della classifica. I biancorossi sono saliti a +2 dal Real Madrid, a quota 44 in classifica. Nei top cinque campionati, la squadra di Michel è la prima a superare i 40 punti. Insomma, tanti piccoli traguardi che arricchiscono le pagine della favola del Girona.
Come se non bastasse, i biancorossi sono una cooperativa del gol. Grazie ai quattro segnati al Barcellona e ai tre all’Alaves, il Girona ha il miglior attacco de LaLiga: 41 gol. Artem Dovbyk, che ha aperto le marcature, è il miglior finalizzatore con otto gol. Con lui, però, si diverte e segna anche Christian Stuani. Sei gol per l’ex Reggina, che a trentasette anni sta vivendo una seconda giovinezza. Giovani e meno giovani, uniti da un sogno comune. Un altro punto in comune con il Leicester di Claudio Ranieri. Ma non diciamolo a Michel. Almeno per ora.
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