Oggi l’ingresso negli “enta” e una carriera ormai quasi da veterano della MLS. Sebastian Giovinco parla ai microfoni di Sky Sport 24, della sua avventura americana ma anche di quel rifiuto che ha fatto storia. No al Barcellona dei fenomeni. Una scelta forse discutibile, ma è la stessa Formica Atomica a spiegare i motivi: “È vero il Barcellona mi aveva cercato. Ma sarei andato lì a fare il raccattapalle (ammette ridendo, ndr). Con qui fenomeni non puoi giocare. Ho detto di no, non perché rifiutassi un’opportunità come quella dei blaugrana, ma perché in quel momento della mia carriera volevo giocare. Era giusto guardare in faccia alla realtà e quei fenomeni possono giocare anche con una gamba. Venivo da un periodo in cui non giocavo e andare in club, anche se così importante, a non giocare non mi andava”.
Toronto ma anche Italia, un sogno che rimane vivo è quello della maglia azzurra: “Se Ventura mi ha mai chiamato? No, non l’ho mai sentito. Dispiace di non far parte della Nazionale, ma ognuno fa le sue scelte. Se la merito? Si vede che quello che ho fatto non basta….”, ha concluso Giovinco.
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