A poco meno di una settimana dall’inizio del ritiro a Moena, Alberto Gilardino si racconta ai microfoni di Sky Sport. L’allenatore del Genoa ha rilasciato un’intervista esclusiva a Riccardo Re, a cui ha raccontato le prime impressioni di questo ritiro e gli obiettivi per la prossima stagione.
Gilardino ha iniziato dicendo: “E’ sempre qualcosa di entusiasmante quello che ci dà il nostro pubblico. Sia nel nostro stadio che fuori casa, l’anno scorso ci hanno dato tanta spinta. Ora siamo già a 20.000 abbonati: è un bel momento per il Genoa e stiamo mettendo le basi per il futuro”.
L’allenatore rossoblù ha parlato dei sogni del Genoa: “I tifosi è normale che sognino, ma dobbiamo farlo anche noi e la squadra. Dobbiamo ripartire da quello che abbiamo creato la scorsa stagione. Rispetto allo scorso anno partiamo con una ossatura più completa. La base è solida non solo sotto l’aspetto tattico e fisico. Da un gruppo forte a livello umano, tiriamo fuori belle cose”.
L’ex campione del mondo ha commentato anche il particolare campo in ritiro: “Campo con linee tratteggiate? Per dare un aiuto mentale di riconoscimento ai giocatori: per quando si lavora sulla linea difensiva e sulla parte offensivo. Normale è che in partita sarà diverso ma vogliamo dare dei punti di riferimento”.
Sui giocatori più importanti del Genoa: “Gudmundsson? Me lo aspettavo di averlo in ritiro: è un giocatore del Genoa ed è un professionista. Lui è felice qui e al momento ce lo teniamo stretto. La rosa e i nomi principali? Avere giocatori di qualità e che fanno differenza all’interno delle partite per un allenatore è indispensabile. Ci sono poi anche scelte societarie ma Retegui e Gudmundsson sono del Genoa e quando avrò a disposizione anche Retegui e Vitinha lavoreremo insieme a loro”.
Sul mercato ha aggiunto: “Per quanto riguarda la corsia di destra abbiamo un giocatore molto affidabile come Sabelli. Siamo riusciti poi ad arrivare a Zanoli: crediamo nelle sue qualità. Il portiere? In questo momento ne ho affidabli ma ne stiamo cercando uno con caratteristiche importanti. Mi auguro che possa arrivare il prima possibile perché si avvicina sempre di più la data della prima partita ufficiale. Ho avuto la fortuna di avere due portieri importanti come Semper e Martinez, poi ho scelto io di far giocare Josep. Portieri con le caratteristiche di Martinez non è semplice trovarli: ne cerchiamo uno che sappia anche giocare con i piedi. Frendrup e Vasquez? Spero rimangano e facciano un’altra stagione con noi”.
Poi sul percorso personale: “Mi piace lavorare, studiare e mettermi a disposizione della squadra, quindi è una continua voglia di migliorarsi. Allo stesso tempo voglio cercare di sollecitare lo staff. Non avrei mai pensato di arrivare fino a questo punto ma con perseveranza e grazie all’esperienza anche in categorie inferiori, ci sono riuscito. La squadra però fa la differenza”.
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