Ci lascia una delle più grandi leggende nella storia del calcio italiano: è morto a 79 anni Gigi Riva. Ancora oggi miglior marcatore di sempre della Nazionale italiana, Riva ha fatto la storia del nostro calcio, della Nazionale azzurra e del Cagliari, club di cui indossò la maglia dal 1963 al 1977.
L’ex attaccante era ricoverato nel reparto cardiologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari in seguito a un infarto accusato domenica nella sua abitazione. Nella giornata di oggi l’ospedale aveva diramato un bollettino rassicurante, affermando che il paziente era sereno e le sue condizioni stabili.
Originario di Leggiuno e simbolo non solo della Sardegna, ma di tutto il calcio italiano, detiene il record assoluto di marcature con il Cagliari (208 reti), di cui è stato presidente onorario a partire dal 2019. È il miglior marcatore anche nella storia dell’Italia, grazie ai suoi 35 gol segnati in 42 presenze.
Nella stagione 1969-1970 condusse il Cagliari alla vittoria dello scudetto, ad oggi l’unico nella storia del club rossoblù, concludendo l’annata da miglior marcatore. Con gli azzurri invece vinse gli Europei nel 1968 e arrivò in finale ai Mondiali in Messico nel ’70.
Dopo la notizia della morte il Cagliari ha cambiato la sua foto profilo su Twitter, Facebook e Instagram, sostituendo lo stemma rossoblù con uno in bianco e nero accanto a un fiocco nero. Poco dopo, il club ha pubblicato un breve messaggio allegato a una foto dell’ex attaccante: “Per sempre GIGI RIVA”.
Diverse altre squadre hanno pubblicato messaggi di condoglianze sui rispettivi profili Twitter: dall’Inter al Verona, fino al Palermo. Dino Zoff, suo grande amico e compagno in Nazionale dal 1968 al 1974, ha dichiarato all’Adnkronos: “Perdo un grandissimo amico, abbiamo fatto una lungo percorso di vita insieme. Dal militare a tanti ricordi in nazionale. Una tristezza infinita, sono profondamente addolorato, non riesco a parlare”.
Anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato delle dichiarazioni in ricordo di Riva: “Sono scosso e profondamente addolorato. Il calcio italiano è in lutto perché ci ha lasciati un vero e proprio monumento nazionale. Gigi Riva ha incarnato il mito dell’uomo libero e del calciatore straordinario: il suo orgoglio, la sua classe e il suo senso di giustizia hanno unito generazioni e appassionato milioni di persone. Grazie a lui abbiamo vinto l’Europeo del 1968 e il Mondiale del 2006. Chi ha avuto, come me, la fortuna di conoscerlo oggi perde un amico e un punto di riferimento importante“.
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