DI LUCA BENDONI
Ha vinto tutto. In Asia e in Europa, con le donne. Adesso proverà a farlo, ma con gli uomini. Dall’America al Giappone. Dal calcio femminile a quello maschile: Yuri Nagasato, attaccante. Fino a ieri con le ragazze del Chicago Red Stars, adesso con i ragazzi dell’Hayabusa Eleven, ottava serie del calcio giapponese.
LA STORIA DI YUKI
Otto campionati vinti, tra Germania e Giappone, una Champions League, un oro e un argento ai Mondiali (2011 e 2015), una Coppa d’Asia, 58 reti in Nazionale e molti altri trofei. In carriera ha vinto tutto il possibile, anche e soprattutto al di fuori dei confini nazionali. Una vera samurai. E a 33 anni riparte, provando ad essere l’apripista per le generazioni future. Lei potrebbe essere la donna della svolta e lo sa bene. Non poteva immaginarlo, quando a 15 anni esordiva nel massimo campionato giapponese, vincendo da protagonista sei scudetti in otto anni. O quando, qualche anno dopo, cominciava la sua avventura in Europa.
Prima tappa la Germania, con la chiamata di quel Turbine Potsdam che trionfava in lungo e in largo. Anche grazie a Yuki e ai suoi 80 gol in 109 gare. Poi l’Inghilterra, il Chelsea, e il rapporto con il Regno Unito che non decolla. Decolla lei, invece: da Londra a Wolfsburg. Giusto il tempo di ambientarsi ed è già il momento di una nuova avventura: al telefono, questa volta, c’è il presidente dell’FFC Frankfurt (ora associato all’Eintracht). A Francoforte ritrova continuità e segna 13 gol in 45 gare ufficiali. Ma le sue ambizioni non si fermano e, dopo aver esplorato l’Europa, è il momento di volare in America. Ad attenderla il Chicago Red Star; è il 2017. Due campionati americani (il primo condizionato da un infortunio) e un altro viaggio ancora, in prestito al Brisbane Roar, nella massima lega australiana. Una stagione, 11 presenze e 4 gol, e il ritorno a Chicago. Ora la vera sfida: abbattere le barriere di genere.
“La notizia di Nagasato deve essere presa come uno stimolo a credere nel movimento femminile" – spiega l’agente Luca Grippo ai microfoni di gianlucadimarzio.com. La sua agenzia – FTA – cura gli interessi di molte calciatrici tra A e B. “E’ una dimostrazione del fatto che non ci siano limiti allo sviluppo del calcio in rosa”. Yuki, una giocatrice fortissima, si troverà ora catapultata in un’altra realtà, “ma – dice Grippo – saprà farsi valere anche tra gli uomini: ne ha le qualità”. Allo stesso tempo, però “penso che, al momento, sia più significativo lavorare al raggiungimento di un livello sempre più alto di calcio femminile e non alla commistione dei due movimenti. Questo, perché ritengo che il calcio femminile debba avere una sua identità”.
Marta Varriale, difensore dell’Empoli, in Serie A, e assistita proprio da Grippo, commenta: “È sicuramente una notizia che porterà maggior curiosità nei confronti del calcio femminile”. Nonostante sia una gran cosa, Marta pensa che “in Italia non potrebbe succedere una cosa del genere”. E concorda con l’agente sul fatto che “sicuramente Yuki saprà farsi vale dal punto di vista tecnico e tattico. Farà più fatica a livello fisico, ma sicuramente si farà rispettare. Infine – conclude – secondo me resterà un caso isolato, ma mai dire mai”. Con la speranza che, comunque, il calcio femminile continui a crescere. E questa notizia potrebbe migliorare le cose, non di poco. Yuki Nagasato, un nuovo “anno zero”.
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