L’ultima presenza con la maglia del Vélez è coincisa con la vittoria nello scontro salvezza con il Colón, in uno stadio Amalfitani tutto esaurito e con la coreografia con il tricolore italiano, a ricordare le origini del bel paese del club di Liniers. L’Italia era nel suo destino. “È molto felice di aver scelto l’Udinese e di poter giocare nel calcio italiano, di poter dimostrare di essere all’altezza dei grandi campionati. È una sfida importante per la sua carriera”, così Ignacio Vilarino a Gianlucadimarzio.com, agente del difensore dell’Udinese, Lautaro Giannetti.
Cognome toscano ereditato dal bisnonno paterno, il classe 1993 arriva in bianconero da svincolato dopo 13 stagioni con la maglia del Vélez Sarsfield e ben 200 presenze. “L’operazione è nata grazie al lavoro di un intermediario che ci ha detto della necessità dell’Udinese di trovare un centrale e che poteva essere un profilo del gusto dell’allenatore. Il primo contatto c’è stato a metà dicembre. Siamo andati avanti e abbiamo potuto chiudere rapidamente”.
L’Udinese non era però l’unica squadra ad essersi interessata all’ex capitano del Fortín. “Essendo svincolato aveva molte richieste, ma abbiamo scelto la Serie A per quello che rappresenta a livello sportivo. In passato c’erano stati contatti con Torino e Salernitana. Siamo stati vicini all’Inter de Porto Alegre, ad altri club brasiliani, messicani e russi. La decisione poi però è ricaduta sull’Italia: quella dell’Udinese era una proposta che non ci potevamo lasciare sfuggire per la sua età e per la situazione in cui si trovava. Non sapevamo se si sarebbe potuta riproporre un’opportunità del genere in futuro”.
185 cm d’altezza, destro di piede, Giannetti vanta anche 3 presenze nella nazionale olimpica argentina. “Lautaro è un centrale con buone qualità tecniche, con mentalità forte e ha le caratteristiche dei centrali argentini: forte fisicamente, una presenza imponente e ha temperamento. Lautaro ha giocato in una linea a 3 o a 4, può giocare come stopper o libero. Era tanto tempo che aspettava di poter fare il salto in Europa, il Vélez non ha mai facilitato la sua cessione perché eran un giocatore importante per il club. Adesso ce l’ha fatta e siamo felici”. E in Friuli è stato accolto da 3 connazionali. “Ha un buon rapporto con il Tucu, mentre Payero e Nehuen li abbiamo conosciuti in queste settimane. Ci avevano parlato bene del club, che ha una bella tradizione di argentini e anche questo ha inciso nella decisione. Poi Pereyra qui è il capitano, è tutto più facile. Speriamo continui a fare bene”.
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