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​Giampaolo: “Murru e Defrel recuperati, Saponara può fare ancora meglio”

Stop con il Milan alle spalle, per la Sampdoria è già tempo di pensare al Torino: domani al Ferraris arrivano gli ex De Silvestri, Soriano e Zaza, in una sfida con vista sull’Europa che Quagliarella e compagni non possono sbagliare. Novanta minuti che dalla sala stampa del centro sportivo di Bogliasco Marco Giampaolo ha introdotto così. “Il Torino ha investito su giocatori forti, fisici, muscolari, con qualità davanti: non ha mai perso in trasferta fino ad oggi, è una squadra solida. Quella di domani è una partita complicata, dove la Sampdoria deve fare bene tante cose: la partita è fatta di furbizia, attenzione e ci vuole una prestazione di altissimo livello per vincere contro questo Torino. Quella col Toro una lotta per l’Europa? È una squadra costruita per centrare quell’obiettivo con investimenti seri, la Sampdoria lavora per raggiungere quell’obiettivo. Queste sono le differenze tra noi e loro”.

Dagli avversari all’infermeria della sua Sampdoria. “Murru e Defrel hanno recuperato, sono tutti convocati tranne Rolando e Leverbe. Regini? Non lo menziono ancora perché è un infortunio di lungo corso, sta molto bene ma ha saltato degli step, non escludo che nei prossimi giorni possa fare qualche pillola insieme a noi. È un professionista serio e fa di tutto per tornare ad essere a disposizione. Lo aspettiamo”. Su Sala, finito nel mirino della critica dopo la prova col Milan. “Su Sala siete e sono tutti molto prevenuti, lui è un ottimo giocatore e qui se sbaglia una mezza cosa viene criticato: si allena bene, è migliorato molto. Ritengo sia un valore per questa squadra, è un giocatore sul quale conto e i giocatori non li sbaglio: sbaglierò tante cose, ma i giocatori no, quando uno è nel fosso ha bisogno di una mano, io Sala lo considero un titolare della Samp”.

Al pari di Riccardo Saponara, arrivato l’ultimo giorno di mercato e protagonista con un gol e un assist a Milano. “Saponara è un giocatore di talento che deve essere contestualizzato nella squadra, è un ragazzo che ha bisogno di tornare a dare continuità alle partite, ma ne conosco le qualità: ha bisogno di tempo e di fiducia, a Milano ha offerto un grande calcio e sono convinto che possa fare sempre meglio”. A partire da domani, dove probabilmente ritroverà un posto da titolare. Chi invece dovrebbe partire da panchina, a meno di un Defrel non al meglio, è Caprari. “Ho letto le parole del suo procuratore, “fa due gol sta fuori”: oggi non si può pensare di giocare con 11 giocatori, per me è un titolare. Ronaldo alla Juventus è titolare, Dybala gioca e non gioca. Caprari alla fine deve fare trenta presenze di qualità, 38 le fa un giocatore nella stagione, forse nessuno. I titolari per me sono gli affidabili, questi sono titolari e vorrei averne venti che significa che la squadra é più forte. Al giocatore va ribadito questo concetto, sono quasi tutti titolari: in questo momento Colley, Tonelli e Andersen sono titolari, poi uno giocherà più o meno. In mezzo Ekdal è titolare, spero possa il bambino (Vieira) diventarlo”.

Su Kownacki, protagonista in nazionale e in ombra con la Sampdoria. “Sta attraversando un periodo difficile, ma fa parte di un processo di crescita: ha sbagliato il rigore a Cagliari e probabilmente gli è rimasto addosso. Io l’ho impiegato cinque minuti e non è che uno posso fare tanto, a Milano ha avuto più minuti, ma resta un ragazzo umile che lavora, non è una testa calda. Anche lui ha bisogno di una mano, di fiducia. È giovane, forte, con caratteristiche diverse dagli altri. Si allena sempre bene, non è in un momento di lucidità mentale, ma se lo aiutiamo lo ritroveremo”. A chiudere la conferenza una battuta sulla ‘campagna’ pro Var a chiamata portata avanti dal Torino. “Se mi guardò indietro giocavamo uno sport diverso, dove le decisioni nascevano anche dall’emotività: oggi io mi sento tutelato, gioco una partita dove la differenza la puoi fare sul campo. Il Var a chiamata, c’è già un arbitro mi pare sia perfetto così, anche ciò che è perfetto si può migliorare ma oggi mi sento molto tutelato. Gol di Higuain tocco di mano? Non se ne sono accorti manco i calcolatori, non è stato visto ma va bene: come detto oggi mi sento molto più tutelato”.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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