Interviste e Storie

Lecce, grinta e (tanta) tenacia: come Giampaolo ha conquistato la salvezza

Marco Giampaolo, allenatore del Lecce

Gli uomini allenati da Marco Giampaolo vincono contro la Lazio e conquistano la salvezza all’ultimo turno di campionato

Rares Burnete corre verso la bandierina. A inseguirlo ci sono Mario Gila e… Marco Giampaolo, posizionato a ridosso della linea laterale. E questo conferma, a grandi linee, il traguardo raggiunto. Perché sì, il Lecce è salvo. La squadra pugliese, grazie alla vittoria raccolta contro la Lazio, conquistano la permanenza nel campionato di Serie A. Ai giallorossi è bastato un gol, quello di Lassana Coulibaly  al 43′ del primo tempo.

Una rete che, come sottolineato in precedenza, ha consegnato la permanenza nella categoria alla formazione giallorossa. E tanto è passato proprio da Giampaolo.

L’allenatore di Bellinzona è arrivato sulla panchina del Lecce nel novembre del 2024 e ha fatto il suo esordio con un successo, quello ottenuto fuori casa contro il Venezia.

In 25 partite sulla panchina dei pugliesi, Giampaolo ha raccolto un totale di 6 vittorie, 7 pareggi e 13 sconfitte. Un bilancio che – sommato a quanto raccolto da Luca Gotti, suo predecessore – porta il Lecce a quota 34 punti.

Lecce-Giampaolo: le sfide indimenticabili

Tra le partite indimenticabili del Lecce – con Giampaolo in panchina – c’è da menzionare il pareggio contro la Juventus (1-1) raccolto il primo dicembre scorso. A seguire, chiaramente, c’è la vittoria per 3-1 contro l’Empoli. Una gara che, vista la classifica attuale, si è rivelata decisiva.

Da un successo all’altro. Nonostante le sconfitte (anche diverse) siano arrivate, i pigliesi non hanno mai mollato e hanno raccolto punti importanti. Vedasi quelli contro il Bologna (0-0) il 9 febbraio o a Bergamo con l’Atalanta due mesi più tardi (0-0).

Nikola Krstovic, attaccante del Lecce

Lecce, missione salvezza completata

Un’atra vittoria. Dopo quella contro il Torino, il Lecce ha raccolto un’altra vittoria. Questa volta, come sottolineato, contro la Lazio allo stadio Olimpico.

Tre punti che si sono rivelati fondamentali. Con i giallorossi che difatti raggiungono la salvezza e si godono la meritata permanenza in Serie A

 

Davide Balestra

Nato nel 2000 a San Benedetto del Tronto. Di sangue metà pugliese e metà marchigiano ma con inflessione dialettale praticamente neutra. Figlio della Generazione Z, la stessa che ha partorito calciatori del calibro di Haaland, Vinícius Júnior o Tonali. Al tentativo di replicare le loro giocate sul campo di calcetto ho preferito il portatile o il microfono, quest’ultimo, da un po’ fedele compagno di viaggio. Poca retorica: le emozioni che trasmette un campo di calcio non sono quantificabili. E a me piace raccontarle, che sia attraverso una tastiera o una telecamera puntata in volto. Ansie, timori e paure fanno parte del percorso. Cerco di superarle con umiltà, virtù che, con il tempo, sto rendendo un mio mantra.

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