Era una gara vitale, Blessin alla vigilia lo aveva detto. Appuntamento da non sbagliare e il Genoa si è fatto trovare pronto. E attento a sfruttare ogni minima occasione, quella giusta arrivata a pochi minuti dal triplice fischio di Valeri. Palla che resta in area, Badelj che trova lo spazio giusto per superare Cragno e conquistare tre punti che tengono il Genoa ancora in corsa per un altro anno in Serie A. “Una soluzione provata in allenamento” dirà poi Blessin dalla pancia del Ferraris, che porta a due le vittorie dei rossoblu sotto la gestione del tedesco.
La prima, firmata Manolo Portanova, col Torino dell’ex Juric: ottavo risultato utile di Blessin, tre punti utili a interrompere un digiuno lungo 187 lunghissimi giorni (dal 3-2 in rimonta in casa del Cagliari alla terza giornata). Ieri quella contro il Cagliari di Walter Mazzarri, come all’andata, ad interrompere questa volta la striscia negativa di tre sconfitte con Verona, Lazio e Milan. A firmarla il centrocampista croato classe 1989, al primo pesantissimo gol in questa stagione di Serie A.
Vittoria che porta a nove i risultati utili di Blessin sulla panchina rossoblu: due vittorie, sette pareggi e tre sconfitte lo score dell’ex Odense, che portano a tredici i punti conquistati in dodici gare giocate. Media di 1.08 a partita e Genoa (a quattro giornate dalla fine del campionato) a venticinque punti e a meno tre dal Cagliari quartultimo. Nove i gol subiti, cinque quelli segnati.
Eccoli i numeri del Genoa di Alexander Blessin, dallo zero a zero del Ferraris con l’Udinese alla seconda vittoria di ieri a Marassi. Passando per i pareggi con Roma, Salernitana, Venezia, Inter, Empoli, Atalanta e gli stop con Verona, Lazio e Milan. Ai quali il Grifone ha risposto spinto dal suo pubblico, pronto a crederci fino alla fine assieme alla squadra. E al suo allenatore, che ha commentato così il ritorno ai tre punti: “Viviamo per lottare per un’altra settimana. Non è stato bello e ci hanno reso le cose molto difficili, ma un po’ di fortuna è stata finalmente dalla nostra parte. Il supporto dei tifosi è stato come sempre incredibile. Grazie” l’ormai consueto messaggio su Instagram post gara di Blessin.
Capace da subito di creare un rapporto speciale con tutto l’ambiente. Merito anche della filosofia che il nuovo allenatore del Grifone ha portato con sè nel suo viaggio a Genova e che tanto piace ai tifosi rossoblu. Quella del “gegenpressing”, tattica che prevede appena perso il pallone l’immediata pressione nei confronti del portatore di palla avversario: stile di gioco molto simile a quello di un altro allenatore tedesco, diventato negli anni una vera e propria icona, quel Jurgen Klopp protagonista con Borussia Dortmund prima e Liverpool poi. Ispirazione in campo, e fuori.
Guardare per credere l’ormai celebre esultanza di Blessin di fine gara, ripetuta anche ieri, con l’allenatore rossoblù a correre più volte, accompagnato dai cori dei tifosi, verso la Nord. Eccolo l’altro segreto della cura Blessin. La capacità di trovare in pochissimo tempo l’alchimia giusta con tutto il mondo Genoa, dalla società ai tifosi, passando per i suoi giocatori. Con i quali Alexander già dalla prima sulla panchina rossoblu con l’Udinese ha cercato un contatto, non soltanto nelle idee tattiche e nei pensieri, ma anche fisico. Dalle sedute di allenamento a Pegli, dove oltre alle parole in tedesco tradotte dal traduttore Mariotti ha iniziato a usare la fisicità per guidare i suoi giocatori ai movimenti giusti, alle gare in campionato: tanti gli abbracci ai suoi ragazzi alla fine di ogni partita, speciale quello con i tifosi dopo alla fine di ogni gara.
“La gradinata Nord, quando la vedo, mi fa venire la pelle d’oca mi vengono i brividi sulla schiena. – parole ed emozioni di Blessin – Sono sensazioni che non ho mai vissuto da allenatore“. Le stesse provate dai tifosi rossoblu, letteralmente rapiti dal carisma e dalla personalità del loro nuovo allenatore: capace di conquistarli già con i primi passi al Signorini e sul prato del Ferraris, definitivamente innamorati dopo questi primi due mesi di Blessin a Genova. Il perché è tutto nella capacità di Alexander di incarnare a pieno e da subito lo spirito del Grifone, risultato un’alchimia diventata speciale e unica nonostante la posizione in classifica. Da oggi, grazie alla seconda vittoria dell’era Blessin, a sole tre punti dalla salvezza. Per continuare a sognare quell’impresa chiamata salvezza e festeggiare assieme un amore speciale.
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