Il Genoa è la seconda squadra aritmeticamente retrocessa in Serie B. La vittoria per 2-1 contro la Juventus aveva lasciato flebili speranze, ma dopo la sconfitta del Cagliari contro l’Inter è arrivato il verdetto. Decisiva la sconfitta contro il Napoli al Maradona: i rossoblù si trovano ora a quota 28 punti, 3 in meno della Salernitana quart’ultima a un turno dalla fine, ma la squadra granata ha gli scontri diretti a favore.
Così il Genoa torna in Serie B dopo 15 anni. Un campionato caratterizzato dal cambio ai vertici societari, con la 777 Partners che ha rilevato il club e ha nominato Zangrillo come presidente. Una stagione travagliata, iniziata in panchina con Ballardini e proseguita con Shevchenko, per poi essere conclusa con Blessin. Nel mezzo anche una gara con Konko nelle vesti di allenatore, quella della sconfitta per 6-0 contro la Fiorentina al Franchi, che resta probabilmente il punto più basso dell’annata rossoblù. Da quel momento una leggera risalita coincisa con l’arrivo dell’allenatore tedesco, prima della sconfitta nel derby contro la Sampdoria, con il rigore parato da Audero a Criscito nei minuti di recupero.
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