Mancava da un mese, ha deciso di tornare così, facendo quello che gli riesce meglio: gol sotto alla Sud, un lampo a decidere la sfida con vista Serie A contro la Reggina di Inzaghi. Gol fondamentale per il Grifone, rete importantissima per Coda, suo miglior marcatore di questa stagione: nono gol stagionale per l’attaccante, arrivato in estate rinunciando alla massima Serie col Lecce per “un’occasione – quella di vestire la maglia rossoblu – che non potevo rifiutare”. Parole e pensieri di Coda al suo arrivo a Genova lo scorso giugno, idee chiare e un obiettivo ben fissato in testa. Quello di riportare coi suoi gol il Genoa subito in Serie A.
Lo stop prima della Spal (infortunio al polpaccio) a rallentarne i programmi, ora la voglia di ritrovare gol (l’ultimo segnato quello in trasferta a Benevento a gennaio) e reti decisive per chiudere al meglio l’anno e contribuire allo sprint finale del Grifone. Missione iniziata col piede giusto dall’attaccante, nella notte dei record di Marassi: pallone di Gudmundsson in verticale per Sturaro, centrocampista che serve in profondità Coda, destro ad incrociare dell’attaccante con Colombi può solo guardare il pallone entrare. Palo, gol e Reggina ko a Marassi grazie al Coda ritrovato e subito tornato decisivo.
Non solo il gol di Coda, a decidere la serata del Ferraris sono state anche le parate di Martinez e l’ennesima prova senza errori di una difesa – giornata dopo giornata – diventata sempre più da record: quella del Grifone, capace da quando Alberto Gilardino si è seduto in panchina di chiudere in 12 occasioni su 16 le partite giocate senza subire gol. Dall’esordio al Ferraris con il Sudtirol dell’8 dicembre al match in casa col la Reggina, il Genoa è infatti la squadra nei cinque maggiori campionati europei e rispettive seconde divisioni che più volte non ha subito gol. Un cambio di marcia netto quello dei rossoblu, che con Blessin in panchina avevano totalizzato soltanto 5 clean sheet: un rendimento ancora più alto se il conto delle gare senza reti subite viene fatto soltanto sulle partite giocate al Ferraris.
A Marassi infatti gli avversari non segnano al Genoa da nove turni, striscia più lunga di tutta la Serie B. Merito di una difesa letteralmente blindata, e di un Martinez ritrovato dopo un avvio incerto, legato anche alla lunga inattività: nelle ultime due stagioni il numero uno rossoblu ha ricoperto il ruolo di secondo al Lipsia, a Genova si è invece conquistato una maglia da titolare contribuendo ai numeri da record dei rossoblu. Vittoria contro la Reggina compresa, salvando il risultato nel recupero con un miracolo sul tentativo all’ultimo secondo di Canotto.
Numeri da record che per il Genoa oltre che in campo sono stati registrati anche sugli spalti. Superato il record dei 29.470 biglietti staccati per Genoa-Pisa, il club rossoblu alla vigilia del match lo aveva detto. “Ora superiamo quota 30.000!” Detto fatto, al Ferraris per il big match del venerdì sera sono arrivati in trentamila e settecento cinquantacinque. 1285 posti occupati in più a Marassi, per la prima delle otto finali a separare il Genoa dal sogno Serie A: appuntamento alla quale tutta la piazza, capita l’importanza della sfida tra i ragazzi degli ex compagni Gilardino e Inzaghi, non è voluta mancare.
Tifosi ospiti compresi, a riempire la ‘gabbia’ lato Sud a loro riservata. Uno spettacolo nello spettacolo quello degli oltre trentamila di Marassi, sulle note dell’inno d’amore firmato da Bresh ‘Guasto d’Amore’. A precedere i novanta minuti del Ferraris, quelli che hanno visto il Genoa portare a casa i tre punti. Grazie ai quali il Genoa è ora – in attesa delle gare di domani – a meno tre dal Frosinone primo e a più otto dal SudTirol terzo. Uno scatto importante, verso la Serie A.
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