“Un inizio così lo potevo soltanto sognare prima di arrivare a Genova, ora sta succedendo e devo tenermi stretta questa chance, continuando a lavorare ogni giorno per migliorare”. L’inizio da sogno è quello del numero uno Ionut Radu, arrivato a Genova per crescere con calma alle spalle di Federico Marchetti e diventato col passare delle giornate titolare inamovibile prima di Davide Ballardini e poi di Ivan Juric. Cambio in panchina in corsa, ma il portiere classe ‘97 arrivato in estate dall’Inter – assieme a Valietti per un operazione totale da 12 milioni di euro, con diritto di recompra in favore dei nerazzurri – è rimasto sempre al suo posto tra i pali: con Piatek, Romero e Kouame tra le (giovani) sorprese più belle del Grifone, nonostante un momento difficile da superare, e del nostro campionato.
A rendere ancora più speciale un inizio ‘da sogno’, come dalle stesse parole di Radu, il premio ricevuto ieri al ‘Gala Fotbalului Romanesc’ come miglior portiere dell’anno in Romania: il suo paese, la sua nazionale – selezione U21 -, quella con la quale grazie anche alle sue parate è volato ai Campionati Europei Under 21 UEFA del prossimo giugno. Dall’Italia alla Romania, Radu sempre protagonista: “Euro 2019: Mission accomplished” il post su Instagram dello scorso 16 ottobre a festeggiare la qualificazione della sua nazionale. Quasi un mese dopo la sua prima in Serie A. “Non sapevo che avrei esordito, nessuno mi aveva avvisato: mi avevano solo detto di farmi trovare pronto in qualsiasi momento, l’ho scoperto quando l’allenatore ha letto la formazione” le parole di Radu al termine di Genoa-Chievo, 2-0 finale con reti di Piatek e Pandev.
Ionut si è fatto trovare pronto, con una bella parata sul colpo di testa di Barba a mantenere il risultato. Prima tra i grandi (in rossoblu, con l’Inter a farlo esordire diciottenne fu Mancini a Sassuolo), dopo l’anno passato a crescere in Serie B ad Avellino, in estate la chiamata del Genoa: “Al quale ho detto subito sì perché ho percepito da loro un grande interesse, sentivo che puntavano davvero su di me: l’Inter resta nel mio cuore e in futuro mai dire mai”. Il presente però è a tinte rossoblu, ma non solo: ci sono anche il blu, il giallo e il rosso. I colori della sua nazionale, quella che l’ha incoronato portiere migliore dell’anno.
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