Sconfitta di Parma alle spalle, testa alla sfida sulla carta proibitiva con la Juventus: meno quattro ai prossimi novanta minuti del Ferraris per il Genoa, che Darko Lazovic e Lukas Lerager – testimonial della presentazione della nuova linea di orologi MontBlanc “1858” – alla stampa presente hanno introdotto così.
“La Juventus? L’ho vista, spero lo abbiano fatto anche tutti gli altri miei compagni: ieri è entrata in campo con la giusta cattiveria, ha fatto una grande partita per vincere. – le prime parole di Lazovic – Si parlava troppo del fatto che non ce l’avrebbero fatta, metre ieri hanno dimostrato di essere una grande squadra: adesso tocca a noi prepararci bene per domenica e fare un buon risultato”. Sulla possibilità di una Juve a Marassi scarica mentalmente. “Non credo, verranno per vincere sicuramente: sono primi, hanno diciotto punti di vantaggio sul Napoli, ma noi non dobbiamo guardare a queste cose ma a noi stessi, dovremo dare più del 110 per cento”.
Per provare a riscattare il ko di Parma. “Cosa c’è mancato? Dopo sei risultati utili di fila senza perdere lo abbiamo fatto a Parma: prima di quella gara non era successo, ma non abbiamo fatto ottimi risultati contro Chievo e Frosinone. A Parma è mancata un po’ di cattiveria davanti e nel loro momento peggiore abbiamo preso gol da calcio d’angolo: dobbiamo migliorare, speriamo che già da domenica le cose possano cambiare”.
“Mancanza di gol fase momentanea? Un po’ è colpa nostra, quello è sicuro: allo stesso tempo è anche una fase della stagione, perché è solamente in queste tre partite che non siamo riusciti a segnare, prima ne facevamo quasi uno a partita, pensiamo già alla gara di domenica per sbloccarci”. Sul compagno di squadra Sanabria, che dopo i primi gol è rimasto a secco a per qualche turno. “Penso che tutti i giocatori abbiano un momento dove non riescono a segnare: le prime tre o quattro partite ha fatto tre reti e si pensava potesse fare come Piatek, resta un giocatore di grande qualità e sono sicuro che lo dimostrerà. Il clima nello spogliatoio? Non eravamo rilassati anche quando eravamo più distanti dalla zona retrocessione, tantomeno dobbiamo esserlo ora: dobbiamo pensare partita per partita, le ultime due gare abbiamo un po’ deluso e anche noi ci aspettavamo di fare più punti, ma indietro non si può tornare”.
Dal calcio giocato al calciomercato, sulla trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza. “È in corso come lo era anche prima quando non ero in scadenza, sto trattando con la società: vedremo in futuro cosa accadrà, sono qua da quattro anni e sto bene, poi nel calcio non dipende tutto solamente da noi”. Tornando alla Juventus, tra quelli in campo domenica Lazovic sarà l’unico superstite del Genoa capace di stendere i bianconeri per 3-1 grazie alla doppietta di Simeone e all’autogol di Sandro. “Come si vincono queste gare? Una volta che entri in partita devi subito dare il cento per cento, dopo trenta minuti eravamo già tre a zero: l’anno scorso anche vincevamo 2-0 dopo pochi minuti, bisogna dare più del cento per cento”.
“Il campionato italiano è un po’ più tecnico rispetto a quello al quale sono abituato, c’è una buona qualità e tutte le squadre hanno buoni giocatori: quello italiano è un buon campionato. – a parlare ora è Lukas Lerager – Le prime settimane qui non sono state difficili, ma come sempre bisogna pensare a tante cose, conoscere i nuovi compagni e scoprire come vanno le cose nel club: tutti sono stati molto amichevoli e buoni con me”.
Dallo spogliatoio agli spalti del Ferraris. “I tifosi? Quando son venuto avevo sentito dire che quella del Genoa era la tifoseria migliore e sono d’accordo. Non si tratta solo della gradinata ma di tutto lo stadio, mi piace l’atmosfera e il fatto che i tifosi siano molto vicini alla squadra e al campo. Prandelli? Lo sapete, ha molta esperienza e sa quel che sta facendo: quella contro la Juventus sarà una grande partita, ma quando giochi contro una grande squadra devi essere e dare il cento per cento. Anche noi dovremo darlo tutti, speriamo di riuscire a portare a casa punti, sicuramente sarà una partita speciale”. L’ultima battuta è sulla maglia danese. “La convocazione in Nazionale? È molto bello essere nella squadra della mia nazione, è il mio obiettivo e spero di raggiungere qualcosa con loro”.
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