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Genoa, Prandelli: “Lazio più forte delle assenze, Marassi deve tornare un fortino”

Dare continuità alla vittoria di Empoli e ai pareggi con Sassuolo e Bologna per il Genoa, riscattare il ko di Coppa col Siviglia la Lazio: eccolo il menù dei prossimi novanta minuti del Ferraris, che l’allenatore rossoblù Cesare Prandelli dal Signorini di Pegli alla vigilia ha introdotto così.

“La squadra si sta allenando bene, la partita di domani sarà molto particolare e difficile perché in queste ore si parla solo delle tante assenze della Lazio, anche noi le abbiamo e non abbiamo mai avuto problemi ad affrontare le gare: c’è il desiderio di fare una bella prestazione, abbiamo voglia di iniziare questo finale di stagione in maniera importante. E’ il momento di farlo e noi siamo pronti. Cosa cambia con la Lazio col 4-4-2? I sistemi di gioco vanno interpretati in base ai giocatori, io domani guarderò molto al nostro atteggiamento: voglio un Genoa coraggioso, arrembante e che vuole fare la partita”.

Tornando alla Lazio avversario di giornata. “Quando si parla di Lazio facciamo riferimento ad una squadra che da due o tre anni ha consolidato le aspettative, è una squadra forte che se dovesse cambiare sistema di gioco ha giocatori che danno garanzie: Immobile ha sempre fatto gol, è una punta che non dà riferimento e noi dovremo essere bravi a non dargli la profondità. Possibile chance per Pandev sempre a segno con la sua ex squadra? E’ una persona molto matura, seria e che dà consigli: si sta allenando come se fosse un ragazzino, per me è una persona importante. E’ chiaro che quando un giocatore è sul pezzo può scendere in campo”.

Dal campo alla panchina, sulla possibilità di andare alla Lazio nell’estate del 2016 poi sfumata. “Quello che è stato è stato, senza polemica: mi piace guardare avanti, nessuna polemica. Penso ad oggi, insisto molto sulla prestazione, è il momento di poterlo fare”. In quel Marassi che storicamente – tolto l’ultimo periodo – è stato sempre un fortino difficile da superare. “E deve tornare ad esserlo, è quello che noi stiamo rincorrendo: sappiamo che possiamo essere veramente ancora più forti nel momento che trasmettiamo entusiasmo, Marassi deve tornare ad essere quel fortino e ad incutere un po’ di paura nelle squadre avversarie”.

Tornando al campo, sul nuovo ruolo da esterno d’attacco di Kouamé. “Deve capire quali sono le caratteristiche straordinarie che possono fare la differenza, la generosità va bene ma deve essere finalizzata a qualcosa di importante, a finalizzare le azioni: lui può partire largo, può cercare la profondità, sta lavorando per completarsi. Rolon? A colpirmi è stata l’attitudine al lavoro: non gli chiedo fantasia o giocate particolari, ma gli chiedo di accorciare, chiudere le azioni e giocare sulle ripartenze”. Capitolo infermeria. “Bessa ha avuto qualche problema la settimana scorsa, abbiamo cercato di recuperarlo per Bologna ma non ci siamo riusciti al 100%: questa settimana si è allenato ed è aggregato a pieno con la squadra. Veloso in campo dal 1’? Ha fatto molto bene a Bologna, per me sono giocatori titolari e quando hai 15, 16 giocatori che ti possono mettere in difficoltà nelle scelte si è sulla buona strada. Ogni allenatore sogna di avere alternative valide”.

A chiudere la conferenza una battuta su Lapadula, pronto a tornare in campo dopo i problemi alla schiena. “Le sue parole (QUI)? Risponderò a questa domanda quando lo vedrò in campo a lottare: il campo dà la giusta dimensione di quello che vuol fare, propositi ce ne sono, lo aspettiamo senza problemi e se mi metterà in difficoltà magari”.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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