Alla guida del Crotone Ivan Juric ha compiuto un capolavoro calcistico. Contro ogni pronostico ha portato i calabresi alla prima, storica, promozione in serie A. Si è dunque guadagnato sul campo l’opportunità concessa da Preziosi di allenare il Genoa. L’allenatore croato, sulle pagine de La Gazzetta dello sport spiega quale è la sua filosofia di gioco:
“Il mio Genoa non deve mollare mai, neppure un centimetro. Quando parlo di combattimento non chiedo palla lunga e aggressione, ma massima concentrazione, giocare sempre per il risultato, esaltare il valore della sofferenza. Tutto questo non esclude la ricerca del gioco, significa semmai pressare alto ma pure gestire il gioco a centrocampo , cercare sempre l’avvio della manovra dai difensori, tutto insieme insomma. Per me questi numeri non hanno importanza. Ti adatti un po’, vedi dove puoi fare male e dove, invece, non vuoi subirlo. Non è quello che cambia la mia squadra».
A dispetto di quanto si possa credere, alla base della filosofia di calcio di Juric c’è la qualità: “La ricerco in tutto, poi dipende molto dai giocatori. Se a Crotone non trovavo un gruppo di persone così, non andavo da nessuna parte. Li dovrò ringraziare a vita. Peccato che Crotone-Genoa si debba giocare a Pescara, non potrò rivedere tanti amici. Però sarà meglio per noi: giocare a Crotone, credetemi, non sarà semplice per nessuno. Esordio in Serie A? Non ci penso. Sta accadendo tutto in modo così naturale che lo vivo come la semplice continuazione di un percorso”.
Juric e Oddo, carriere parallele: “Sì, io e lui ci siamo conosciuti al Genoa, allenavo la Primavera e lui gli Allievi. Abbiamo fatto insieme tutti i corsi, poi ci siamo affrontati da avversari lo scorso anno e ci ritroveremo in questo. E’ un allenatore che stimo molto, ha idee interessanti e ogni tanto in passato ci siamo anche confrontati su certi argomenti. La differenza tra A e B è enorme. Qui c’è una base buona e stiamo lavorando molto bene per completare la rosa e farci trovare pronti. Non è solo un fatto di qualità, serve forza fisica e poi sfideremo pure grandi allenatori. Noi però abbiamo idee chiare”.
Poche chiacchiere e molti risultati: “Preziosi mi ha scelto perché il Crotone ha fatto un grande campionato, non perché gli sono simpatico. E pure in Calabria mi hanno voluto dopo aver visto il Mantova. Imprenditori come Vrenna e Preziosi guardano molto alla sostanza, non possono guardare alle cose con troppi sentimenti”.Intanto Ocampos incanta e la speranza è di rivedere Miguel Veloso con la maglia rossoblu: “Ocampos ha qualità e sta lavorando molto bene, ma questo, vedrete, è solo l’inizio. Veloso? Vediamo cosa deciderà di fare, sta bene, corre molto e se diventerà più cattivo… Io però non sogno: adesso penso solo a far arrivare pronta la squadra alla prima sfida di Coppa Italia”.
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