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Genoa, Juric: “In estate avevo tante offerte, ma questa piazza mi carica di adrenalina “

Il successo con l’Inter è stato un passo decisivo verso la salvezza che passerà dai prossimi tre impegni contro Palermo, Empoli e Roma. Il Genoa è tornato al successo, mantenendo le distanze da un Crotone sempre più in crescita. L’allenatore Ivan Juric, tornato da quattro giornate sulla panchina, spiega in un’intervista rilasciata al Secolo XIX , questa stagione piena di alti e bassi: “La vittoria sull’Inter ha portato un po’ di allegria e di fiducia. I ragazzi in campo quella cattiveria e quell’attenzione che contro il Chievo a un certo punto erano mancate. Stavolta no, ho visto falli, palloni mandati fuori e voglia di soffrire”. Quelle lacrime dopo la sconfitta più da tifoso che da allenatore: “Non so, io al Genoa tengo tantissimo, ero arrabbiato con i miei calciatori, avevo tanta rabbia dentro e non pensavo mi potesse accadere di piangere. Sono emotivo, alcuni hanno pensato a un segno di debolezza ma non è così”.

Sulla figlia Lucija: “Chissà se avrà cantato anche lei il coro della Nord per me… Ha 16 anni prima della partita con la Lazio mi ha chiesto di andare in gradinata, ci è andata e si è divertita come una matta. Con l’Inter poi è stato ancora meglio. Mi ha raccontato: ‘Papà quando Lamanna ha parato il rigore sono venuti tutti giù, è stato bellissimo’. Anche l’altra mia figlia è tifosa del Genoa, le ho portate a vedere l’Hajduk Spalato, una partita da 40 mila spettatori, ma niente da fare. Mi hanno detto : ‘Il Genoa è il Genoa’”.

Sui tifosi: “So quello che si crea al Ferraris, è un qualcosa che solo il Genoa può vantare. L’anno scorso avevo diverso offerte, ma vivo di adrenalina e qui trovi quella giusta. Il mio obiettivo è quello di dare un’identità genoana alla squadra sempre più forte”.

Pandev e Lamanna sembrano rinati dopo il suo ritorno: “Goran non sbaglia un allenamento, è un professionista esemplare e mi dà quello che voglio. Dall’inizio o a partita in corso non fa problemi. E adesso ha anche iniziato a segnare. Eugenio è un ottimo portiere, era entrato in crisi e aveva bisogno di fiducia. Si è ripreso subito ed è uno straordinario para-rigori. Dopo quello sbagliato da Simeone gli ho detto che mi demoralizzava gli attaccanti. Anche in allenamento ne para tanti, resta in piedi fino all’ultimo ed ha una grande esplosività”.Su Taarabt: “Va meglio, ma sono incazzato con lui. Ha talento ci poteva dare molto di più. Ha perso 8 chili e quando vieni da un periodo così lungo di inattività fai fatica a rientrare. Servirà per il prossimo anno”. Su Cataldi, anche lui in ripresa: “Con lui abbiamo lavorato tanto e adesso i risultati si vedono”. Biraschi pronto per la A: “Lo conoscevo bene, lo avevo visto con l’Avellino. Anche su di lui abbiamo lavorato tanto, era chiuso da Izzo e Munoz. Sono sicuro che diventerà un titolare del Genoa”.

Juric non si aspettava di lottare per la salvezza con il Crotone: “Quest’anno abbiamo fatto un disastro. Dobbiamo lottare per salvarci. Se tutto si concluderà bene sarà una lezione di vita per tutti. Di cosa ha bisogno la squadra? Di ricreare un gruppo forte e legato al Genoa come c’era in passato”.

Redazione

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