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Anti big Genoa, Dragugol ferma l’Inter a Marassi

Davanti ad un Ferraris tutto esaurito, sognando un’altra impresa, a chiudere l’anno del ritorno in Serie A: il Genoa negli ultimi 90’ dell’anno si conferma l’anti big del campionato. Dopo aver battuto Roma e Lazio, fermato Napoli e Juve, i rossoblù recuperano il vantaggio nerazzurro firmato Arnautovic – al primo gol in campionato dal suo ritorno all’Inter – fermando anche i ragazzi di Simone Inzaghi.

Coraggio, personalità e prudenza: la ricetta e le scelte di Gilardino

Coraggio e personalità sì, presunzione mai”. L’avviso e la ricetta di Gilardino alla vigilia, che per la seconda volta in tutta la stagione può finalmente contare su tutti i suoi ragazzi. Messias, Retegui, Malinovskyi e Gudmundsson, tutti i ‘Fab Four’ della partita: prima era successo una volta soltanto, in occasione della vittoria 4-1 con la Roma di fine settembre. Poi, per l’assenza di uno o dell’altro, Gila ha sempre dovuto fare a meno di poterli vedere in campo assieme, fino alla sfida di oggi con la prima del campionato. 

Vedere in questi giorni allenarsi con il sorriso Messias e Retegui mi rende felice – ancora l’allenatore rossoblù alla vigilia del match – saranno della partita, anche se non sono al 100%, hanno due allenamenti in gruppo nelle gambe, dovrò valutare se far partire uno dei due dal primo minuto o entrambi dalla panchina, bisogna avere la massima cautela”. Attenzione massima per evitare ricadute, questo il motivo per il quale in campo dal primo minuto alla fine va soltanto l’islandese, con Ekuban affianco. Per vederli tutti in campo serve aspettare il minuto 78’, quando Messias rileva Martin, con Retegui e Malinovskyi già in campo al posto di Ekuban e Strootman. Cambi a chiudere una partita già fissata sull’1-1.

Tra rinnovo e mercato: Dragugol a Marassi

Di Arnautovic il vantaggio momentaneo dell’Inter, con l’attaccante che raccoglie per primo un pallone di Barella deviato sul palo da Martinez. Dieci minuti dopo l’episodio che rimette tutto a posto per il Genoa: corner-assist del solito Gudmundsson per la testa di Radu Dragusin, ormai specialità della casa, che non sbaglia tempo e forza sul pallone. Palla che Sommer sfiora soltanto, vedendola finire in rete. A far esplodere il Ferraris la seconda rete in campionato del difensore rossoblu, tra un rinnovo ormai alle porte e un mercato che lo vede già protagonista, anche se il Genoa proverà a respingere ogni assalto nella sessione alle porte. A cominciare da quello dell’Atalanta che, pronta a fare un investimento importante per la difesa, lavora per portare a Bergamo il numero 5 rossoblu. Il Genoa per il classe 2002 parte da una valutazione di 30 milioni e il Tottenham sembrerebbe pronto ad arrivare a quella cifra. In Italia c’è anche il forte interesse del Napoli, oltre a quello di Milan e Atalanta, e si prospetta un duello di mercato tra i due club.

Il ds Ottolini, però, nelle scorse settimane è stato chiaro: “Offerte per Radu? Non ci si pensa minimamente. Poi è chiaro che un 2002 forte come lui sia attenzionato da tutta Europa. C’è tanta gente con cui abbiamo contatti, ma non ci sono offerte ufficiali“. Quello invece che arriverà presto è il rinnovo di contratto, ormai deciso: dopo Gudmundsson anche il difensore rumeno è ormai vicino al rinnovo: Radu prolungherà con adeguamento fino al 30 giugno 2027. In attesa di capire quali strade si apriranno sul mercato. Questioni future, mentre il presente di Dragusin è a forti tinte rossoblu. Partita dopo partita, sempre più decisivo maglia del Genoa – oro per l’occasione per celebrare i 130 anni del club – sulle spalle. Con tanto di benedizione social di Albert Gudmundsson, che a fine gara ha postato una storia su Instagram col tormentone dello spogliatoio per l’islandese “Let him cook” – lascialo fare che fa cose buone – che ora Gud ha deciso di usare per Dragusin.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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