Le aspettative per la Serie B 2022/2023 (leggi qui il calendario completo) sono altissime: il nuovo campionato, che comincerà il prossimo 12 agosto con Parma-Bari, è definito da molti come una “A2”. Tra le retrocesse di lusso dalla Serie A e le grandi piazze arrivate alla ribalta dalla Serie C sarà un torneo senza esclusione di colpi. Il Genoa di Blessin parte con un obiettivo ben chiaro: tornare il prima possibile tra i grandi e lasciarsi presto alle spalle i fantasmi della scorsa stagione.
È stato un anno di quelli da archiviare, mettere via e dimenticare in fretta. Tre allenatori e un cambio di società a metà campionato. Niente è servito per rimettere in piedi una stagione partita male e finita peggio. L’unica nota positiva e da salvare, sono stati i tifosi. Sempre vicini alla squadra, non si sono mai arresi , non hanno mai smesso di cantare e incoraggiare la squadra. Faranno lo stesso anche in B, ma la speranza è quella che sia solamente un anno di transizione. L’obiettivo è la promozione, senza alcun dubbio.
“Voglio una squadra veloce e flessibile”. Così si è presentato in ritiro l’allenatore rossoblù, che ha concluso il discorso con un “ho voglia di vincere”. Idee chiare. Lui che lo scorso anno è subentrato a Shevchenko a fine gennaio, provando a riaggiustare la rotta di una nave che stava andando incontro al Titanic. Sette pareggi e una vittoria nelle prime otto, poi il crollo. Inevitabile. Quello che può far ben sperare è però la sua riconferma, che da continuità al progetto e che è un chiaro segnale di voler ripartire con un’idea di calcio ben precisa. Anche sul mercato sono arrivate risposte in questo senso, giocatori utili, duttili e funzionali. Ma ci torneremo. Blessin non ha ancora parlato di moduli – lo scorso anno ha giocato sempre con il 4-2-3-1 – e ha dichiarato di volere una squadra che possa passare da un sistema di gioco all’altro, anche a partita in corso.
È stato l’acquisto di punta del mercato del Genoa. Due volte capocannoniere nelle ultime due stagioni in B, quest’anno proverà a centrare il tris in rossoblù . A proposito di tris, ne ha già fatto uno nella prima amichevole stagionale: tre schiaffi alla Lazio di Sarri e 4-1 finale. Blessin ha in conferenza ha parlato di lui dicendo che “non è Messi, quindi andrà servito bene. Ma in aerea di rigore è micidiale”. Sentenza. Non serve aggiungere altro, parlano il campo e i numeri degli ultimi anni. “È scattata una scintilla, non vedo l’ora di esultare sotto la nord”. Non poteva flash usare migliore per conquistare i tifosi, ora le premesse per pensare in grande ci sono tutte.
Il Genoa farà il suo esordio stagionale in gara ufficiale l’8 luglio, in Coppa Italia contro il Benevento. Per quella data Blessin aveva chiesto una rosa completa in tutti i ruoli e la società ha cercato di accontentarlo al cento per cento. Messaggio ricevuto: bisogna tornare grandi e occorre farlo subito. Oltre al già citato Coda, sono arrivati Melegoni (riscattato dall’Atalanta), Ilsanker dall’Eintracht Francoforte, Yalcin dal Besiktas, Pajac dal Brescia (si tratta di un ritorno per lui che aveva già giocato in rossoblù nella prima metà della stagione 2019-2020), Josep Martinez in porta dal Lipsia e Dragusin dalla Juventus. Quest’ultimo rientrato nell’affare che ha portato Cambiaso a Torino. Con Yalcin invece l’allenatore tedesco potrà avere un’alternativa valida a Coda. Entrambi sono ex Lecce, il primo classe 1999 è in cerca di riscatto, il secondo invece vuole confermarsi capocannoniere con il Genoa. E vincere ancora, come fatto in giallorosso lo scorso anno. L’obiettivo è chiaro, adesso bisogna pedalare. E Blessin lo sa meglio di tutti.
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