Valon Behrami e il Genoa ancora insieme. Il centrocampista ha rinnovato nei giorni scorsi con la società rossoblù per un’altra stagione, la quarta in totale dal suo arrivo nel 2004.
“Ma quando abbiamo parlato del rinnovo ho preteso che non fosse un premio, un gesto d’affetto. Volevo che tutti fossero d’accordo nel credere che posso essere ancora utile a questa squadra. Solo così ho accettato di chiudere la mia carriera con un ultimo campionato qui al Genoa, dove tutto è iniziato”, così Behrami a Il Secolo XIX.
Sull’importanza della presenza di Ballardini nella sua scelta: “Tra di noi si è creato un legame che va oltre l’aspetto tecnico. Non dimentico quello che mi ha detto quando è arrivato: “Anche a 36 anni non si finisce mai di imparare”. Per me è iniziato un nuovo percorso, ho iniziato a sentirmi importante anche quando non giocavo titolare ma potevo comunque dare una mano”.
Sugli obiettivi per la prossima stagione: “A livello personale no, perché ho imparato a equilibrare l’egoismo che ogni calciatore ha con la consapevolezza che si può essere importanti, anche senza giocare sempre. Piuttosto a livello di squadra vorrei contribuire a far vivere a questo club un campionato meno sofferto rispetto a quello degli ultimi anni. Vorrei dare una mano al club a crescere ancora”.
Lo svizzero si è poi soffermato sul giocatore che lo ha più sorpreso nel ritiro di Neustfit: “Mi spiace fare un nome, non vorrei fare un torto a qualcuno perché tanti hanno rivelato di avere grandi doti. Se proprio devo farne uno, dico Buksa, perché mi ha veramente impressionato. Si vede che ha potenzialità straordinarie e tocca a noi fare in modo che riesca a esprimerle al meglio”.
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