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Da Pedri a Gavi, il Trofeo Kopa è azulgrana. “Noi come Iniesta e Xavi? Non vogliamo paragoni”

Un fenomeno di precocità Pablo Martín Páez Gavira, o più semplicemente Gavi. Prima il Barcellona, poi la Spagna e ora il Trofeo Kopa: il classe 2004 corre veloce e brucia le tappe.

Al Theatre du Chatelet di Parigi il giovanissimo spagnolo è stato premiato come miglior Under 21 del 2022, precedendo i ‘più esperti’ Bellingham e Musiala. Un fenomeno di precocità Gavi, che succede a Pedri. I due, amici e compagni di spogliatoio, sono il presente e futuro della Spagna e del Barcellona

Giovani, talentuosi e sangue azulgrana: la Masia si conferma fucina di talenti e il paragone (ingombrante) con Xavi e Iniesta non li destabilizza.

 

 

Gavi, fenomeno di precocità

È Gavi il miglior Under 21 del 2022. Il Trofeo Kopa è soltanto l’ultimo traguardo raggiunto al termine di una stagione che ha visto l’esplosione del giovane 2004. Tra le poche note liete del Barcellona di Ronald Koeman, il prodotto della Masia si è ritagliato spazio in prima squadra, distinguendosi per classe e talento, oltre ad una personalità innata per un diciassettenne.

A novembre la consacrazione alla Scala del Calcio. In una Spagna incerottata e ricca di polemiche, Luis Enrique ha lanciato proprio Gavi contro l’Italia. Il classe 2004, a 17 anni e 62 giorni, è diventato il più giovane esordiente della Furie Rosse. Ora, nemmeno 12 mesi dopo, è un elemento imprescindibile nel Barcellona di Xavi, al fianco proprio di Pedri.

 

 

Da Pedri a Gavi: il Trofeo Kopa è azulgrana

Fa sorridere se si pensa al dato anagrafico, ma Pedri e Gavi hanno diciannove e diciotto anni. I due sono titolari nel Barcellona di Xavi e sono la nouvelle vague del calcio spagnolo.

Il Premio Kopa ha sancito un legame ancor più profondo tra i due centrocampisti spagnoli. Classe, talento e sangue azulgrana: il presente e futuro del calcio mondiale è nei piedi dei due giovanissimi calciatori del Barcellona. Che sognano nel mito di Xavi e Iniesta.

 

 

“Come Xavi e Iniesta? Lavoriamo ma non vogliamo paragoni”

Sognano i tifosi del Barcellona. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, la Masia continua a sfornare talenti. Pedri ha ereditato la numero 8 di Don Andrés, Gavi studia da vicino Xavi, l’idolo e punto di riferimento.

La Nouvelle Vague del calcio spagnolo parla catalano: i parallelismi – si sa – abbondano, ma i due giovanissimi sembrano avere le spalle larghe e il talento per continuare ad incantare e non disattendere le aspettative. “Lasciateci lavorare, ma non vogliamo paragoni”, ha dichiarato Pedri sul palco del Theatre du Chatelet, ma anche loro ci pensano. E sognano di ripercorrerne le orme.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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