Dopo la vittoria contro il Sassuolo, ha parlato l’alleanatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini.
L’allenatore ha così commentato il momentaneo primo posto in classifica dell’Atalanta: “Essere in testa alla classifica è una bella soddisfazione per tutta la squadra. Dieci partite non sono poche, 24 punti è un grande merito. Ho la sensazione che la squadra stia crescendo, anche sul piano del gioco. Questa posizione di classifica dà entusiasmo, cercheremo di restarci il più possibile. Stiamo crescendo con tanti ragazzi. Oggi c’erano in campo tanti giovanissimi. Siamo contenti di questo percorso, perché oltre ai giovani ci sono anche i risultati””.
Gasperini ha poi parlato dell’arrivo di Bocchetti sulla panchina dell’Hellas Verona, un altro dei suoi ex giocatori diventato allenatore: “È una bella soddisfazione, sono contento per loro. Gli auguro di avere una grande carriera, anche migliore della mia. Con qualcuno ho vissuto tanti anni, con altri meno. Però sono contento. Chi sarà il prossimo? Magari uno dell’Atalanta. De Roon? Potrebbe. Chi sa giocare può diventare un allenatore forte, a prescindere dal ruolo. Ce ne sono parecchi in questa Atalanta”.
L’allenatore spiega perché tanti suoi ex giocatori del Genoa sono così legati al suo calcio: “È stata un’annata strepitosa. Era il secondo anno di A per il Genoa, siamo arrivati a pari punti con la Fiorentina e non siamo andati in Champions solo per lo scontro diretto. Facevamo un grande calcio e loro erano convinti di quello che facevamo”.
Gasperini ha poi parlato di alcuni cambiamenti tattici che ha fatto in questa stagione: “Noi l’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo perso alcune partite in casa pur attaccando molto, non eravamo più prolifici come in passato. Quest’anno non sapevamo ancora che campionato avremmo fatto e siamo partiti più bassi e coperti. Abbiamo iniziato a giocare palla lunga e contropiede, sfruttando le qualità di alcuni giocatori nuovi. La mia idea però è tornare allo stile di gioco degli anni scorsi. Dipende però sempre anche dai momenti, dai giocatori. Per il momento va bene così”.
Infine, l’allenatore non si è sbilanciato sugli obiettivi stagionali della sua Atalanta: “È troppo presto, non è che abbiamo dei sogni particolari. Incontrando le squadre avversarie possiamo capire dove arrivare. Giocando contro le big capisci quanto puoi essere competitivo. Vogliamo fare bene la nostra parte, dove arriveremo lo scoprireremo tra tante partite. Dipende molto dalla crescita che faremo come squadra“.
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