Arrivato all’Atalanta nell’estate del 2016, Gian Piero Gasperini è l’allenatore di Serie A che siede da più anni sulla stessa panchina. Come è stato possibile? Lo ha spiegato lo stesso allenatore in un’intervista a “Radio Anch’io lo Sport”, trasmissione di Radio Rai 1: “Non è una cosa usuale nel nostro campionato che un allenatore rimanga per così tanto tempo nella stessa squadra. Qui c’è un ambiente ideale per lavorare e con tante soddisfazioni“.
Gasperini ha parlato di come la sua squadra è recentemente cambiata e dell’inserimento dei nuovi giocatori: “C’è chi dice che ha l’Atalanta ha cambiato pelle, ma devo dire che è cambiata molto la squadra. Alcuni giocatori sono andati via, altri non li abbiamo ancora avuti a disposizione in questa stagione. È chiaro che c’è stato un cambiamento importante nella squadre, però questo ci ha permesso di fare risultati buoni, ha aiutato anche i nuovi inserimenti, soprattutto i più giovani, a trovare fiducia. Credo e spero che con il tempo questa squadra possa crescere sul piano del gioco, come fatto nelle ultime stagioni. Sicuramente era difficile avere risultati migliori di quelli avuti, ma l’inserimento di questi giovani lascia sperare che questa squadra abbia una maggiore qualità da esprimere”.
A proposito dei tanti infortunati, Gasperini ha fatto chiarezza sui rientri di Zapata e Toloi: “Duvan da domani dovrebbe rientrare con la squadra e quindi potrebbe essere disponibile dalla prossima partita di campionato. Per Toloi ci vorrà una settimana in più, ma finalmente stiamo svuotando l’infermeria”.
Poi, l’allenatore ha provato a fare chiarezza sugli obiettivi staginali dell’Atalanta: “È chiaro che la Coppa Italia sia il traguardo più raggiungibile. Non è che possiamo mettere l’obiettivo di vincere il campionato. Poi le coppe europee sono più difficili da conquistare, anche se l’anno scorso la Roma ha vinto in Conference. Le squadre italiane in Europa sono in difficoltà. In Coppa Italia siamo arrivati in finale due volte, senza però riuscire a vincere. Ma la Coppa è più raggiungibile. Lo scudetto? Il mondo del calcio spinge in altre direzioni, verso squadre con più tifosi e seguito, che sembra siano il primo requisito per poter competere. Noi non possiamo dire, con le nostre risorse, che lottiamo per lo scudetto. Questa è la realtà di cui dobbiamo prendere atto. Punteremo alla Coppa Italia. Per quanto mi riguarda, arrivare in Champions per tre anni vuol dire aver acceso i riflettori”.
Poi, ha parlato del vivaio dell’Atalanta e dei giovani in Italia: “L’Atalanta ha ancora diversi giocatori tra Serie B e Serie C in prestito. Dobbiamo riconoscere che il vivaio dell’Atalanta, come altri grandi vivai, è un po’ in calo. Quando sono arrivato io c’era una miniera di talento. Ho trovato tanti giocatori pronti. Era un orto molto più numeroso. Questo è un problema per il nostro calcio dove si vedono meno giocatori importanti, meno primavere forti e meno giocatori di prospettiva. Quelli che sono in squadra sono i migliori che ci sono. Potrebbe essere un problema anche per l’Atalanta oltre che per il calcio italiano in generale”.
Uno dei protagonisti di questo inizio stagione è sicuramente Lookman, Gasperini ne ha così parlato: “Nonostante sia un ragazzo giovane, è evoluto. Io dico che ha fatto 5 gol, perché ha segnato anche a Monza. È un ragazzo che è cresciuto con il Lipsia e poi ha avuto esperienza in Inghilterra. Quando è arrivato da noi ho avuto subito la sensazione di un giocatore evoluto che conosce il calcio, infatti è entrato immediatamente nei nostri meccanismi. È un giocatore già inserito, non ha bisogno di altro tempo per dare un contributo straordinario”.
Poi, l’allenatore dell’Atalanta ha parlato dell’arrivo in Serie A di Palladino e Bocchetti: “Fanno parte di una stessa squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni. Una squadra che mi ha lanciato in Serie A. Questi ragazzi sono tutti diventati tecnici. L’esordio di Palladino e quello di Bocchetti lasciano ben sperare“.
Gasperini ha parlato anche della difficoltà di fermarsi a novembre per il Mondiale: “Quest’anno è una stagione anomala a causa del Mondiale. Ho la sensazione che tutti stiano vivendo e interpretando queste ultime cinque partite come un finale di campionato. Tutti vogliono raggiungere la miglior posizione in classifica per poi ripartire bene a gennaio. È difficile fare confronti con le precedenti stagioni. Ci sono delle stagioni dove abbiamo fatto meglio prima e altre meglio dopo. L’anno scorso il Napoli pensavo potesse vincere lo scudetto e invece poi è stata la prima ad avere un calo. Basta una giornata o due per cambiare il morale della squadra. noi abbiamo il vantaggio che senza obiettivi precisi possiamo pensare alla crescita senza guardare la classifica“.
L’allenatore ha anche rivelato qual è il programma della sua squadra nel periodo del Mondiale: “È un’interruzione molto strana e ci stiamo interrogando su cosa fare. Faremo una pausa iniziale visto che il periodo è molto lungo, 50 giorni di stop, più di quanti ne abbiamo in estate. Riprenderemo con una preparazione simile a quella estiva. Metteremo molte amichevoli, per ora ne abbiamo già fissate 4 con squadre straniere. Quello di novembre e dicembre è un periodo di buona condizione per i giocatori di solito. Il campionato è in un momento vivo e questa interruzione sarà una cosa nuova per tutti“.
Infine, Gasperini ha commentato anche il momento della Juventus: “Allegri ha sicuramente ben chiaro ciò che deve fare. È una Juve che non è partita secondo le aspettative ma aver vinto il derby è un segnale importante. Anche l’Inter è in ripresa, entrambe le squadre rientreranno presto nella lotta per le migliori posizioni”.
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