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Galano, l’uomo derby: porta il Bari in vetta da “innamorato del Foggia”

Minuto 92 di Bari-Foggia. Con i padroni di casa appena passati in vantaggio e con il gruppo di mister Fabio Grosso ai piedi della Curva Nord per festeggiare l’1-0, al centro del campo c’è un uomo solo, in completo da gioco bianco, a poca distanza dai rossoneri di Giovanni Stroppa. Non esulta, si guarda intorno, cerca di trattenere le emozioni in segno di rispetto verso il passato. È Cristian Galano: ha appena segnato la rete che lancia il Bari in solitaria in vetta alla classifica di B, ma non esulta. Perché? Le sue radici sono in Capitanata, a pochi passi dal capoluogo dauno, e i primi calci a un pallone ha iniziato a darli nella Gioventù Daunia. Di lì, un cammino che lo ha portato a vivere tutta la trafila nelle giovanili del Bari, dove in serie B aveva esordito ai tempi in cui in panchina c’era Antonio Conte. “Se segno, non esulto” aveva garantito alla vigilia sui social. Una necessaria precisazione, visto che quest’anno Galano fa rima con sentenza davanti ai portieri avversari. 10 reti in campionato, 12 tenendo conto della Coppa Italia in 12 partite giocate. Una rete per match: forse quello contro il Foggia è stato il più facile. Magia di Brienza, cross di Floro Flores e tap-in in fondo al sacco. “Quando giochi con calciatori così forti, ci si intende subito. Ma sono traguardi di gruppo, merito di tutta la squadra. Non conta chi segna, conta vincere” spiega da leader. “Avevo detto che non avrei esultato è così è stato, sono innamorato della mia città”. Per Cristian la partita del San Nicola non é stata una sfida come le altre: “Sono molto contento per il Bari, certo un po’ dispiaciuto per la squadra della mia città, ma il Foggia farà strada”. Paradossi da primo in classifica, osannato da una piazza che lo ha ormai adottato e benvoluto dall’altra: “Dobbiamo goderci la vittoria e il momento positivo (13 punti nelle ultime 5 partite, ndr) -la sua ricetta- ma guai ad accontentarsi, in serie B ci sono insidie ogni domenica”. Il record personale, stagione 2013/2014, é dietro l’angolo. “Devo restare umile, solo così si raggiungono traguardi” traccia la via Galano. A partire dal Sassuolo, prossimo avversario mercoledì in Coppa Italia: “Siamo convinti dei nostri mezzi, ce la possiamo giocare”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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