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Quindici minuti per diventare grande: Corinthians, chi è Gabriel Moscardo

Un ingresso in campo a partita in corso può cambiare il destino di una partita ma, in alcuni casi, anche il destino di un calciatore. Lo sa bene Gabriel Moscardo, che all’età di diciassette anni è riuscito a diventare grande in appena quindici minuti in campo.  

Quindici minuti che hanno fatto scoprire al mondo il talento di Moscardo, che ora è già cercato da tutte le grandi d’Europa.

Corinthians, chi è Gabriel Moscardo

Partiamo dall’inizio. Moscardo è nato il 28 settembre 2005 a Taubaté, una città che si trova a circa 120 km a nord est di San Paolo (un’ora e mezza circa di viaggio). I primi passi nel mondo del calcio li ha mossi proprio nella sua città, a Taubaté, fino all’età di 12 anni, quando si è trasferito al Corinthians. Alla stessa età inizia anche la collaborazione con il suo agente Joao Paulo Marangon (fratello dell’ex portiere della Roma Doni), che lo segue e lo aiuta nella crescita.

Nelle giovanili dello storico club brasiliano Gabriel è sempre stato titolare, pur non essendo mai indicato come la stella della squadra. Moscardo, infatti, non è mai stato quello decisivo in termini di gol o assist, ma si è sempre dedicato a fare il “lavoro sporco”. Fin da piccolo si è specializzato nel lottare a centrocampo e recuperare palloni, per poi riavviare l’azione. Per caratteristiche tecniche e fisiche ha sempre ricordato Casemiro, un giocatore sì di qualità, ma che fa della quantità il suo punto di forza. Proprio per questo suo ruolo, da piccolo Moscardo non era tra i giovani più noti, ma, nonostante ciò, nessun allenatore rinunciava mai a lui.  

Dopo essere stato titolare in Under 15, Under 16 e Under 17, a gennaio 2023 viene promosso in Under 20. Nella prima partita, in Copa Sao Paulo, non gioca e al suo posto l’allenatore schiera un giocatore più grande di lui di due anni. Quella è la prima esclusione dai titolari per Moscardo, ma sarà anche l’ultima. Dopo quella gara, infatti, Gabriel diventa immeditate titolare dell’Under 20 del Corinthians.

Dopo alcuni mesi da protagonista in Brasile, a maggio Gabriel vola con la sua squadra a Zurigo per giocare il Blue Stars/FIFA Youth Cup, un famoso torneo giovanile organizzato dalla Fifa dove negli anni hanno giocato giovani calciatori come Best, Guardiola, Beckham e Kaka. Il Corinthians perde la finale del torneo ai rigori, ma Moscardo è premiato come miglior giocatore della competizione, impressionando tutti anche in un’intervista post partita per il suo ottimo inglese.

Oltre al calcio, infatti, Gabriel non ha mai tralasciato lo studio ed è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle. Terminato il liceo, Moscardo ha iniziato l’università, a dimostrazione di quanto sia desideroso di crescere sotto tutti i punti di vista. 

I quindici minuti che hanno cambiato la carriera di Gabriel Moscardo

 Terminato il torneo, Moscardo fa rientro in Brasile e inizia ad allenarsi ogni tanto in prima squadra. Alla fine del mese, il 29 giugno, all’età di 17 anni esordisce in Coppa Libertadores contro il Liverpool di Montevideo. Il Corinthians è già eliminato e l’allenatore, Vanderlei Luxemburgo, sceglie di dare spazio ad alcuni giovani. Tra questi, appunto, c’è anche Moscardo, che gioca 15 minuti ad altissimo livello. Un minuto dopo il suo ingresso in campo, il Corinthians segna il terzo gol della sua partita proprio grazie a Moscardo, che recupera palla e verticalizza per un compagno dando il via all’azione da gol.  

In appena quindi minuti Moscardo impressiona per la sua fisicità e la sua leadership in mezzo al campo e così la domenica successiva, contro il Bragantino, gioca da titolare. Gabriel gioca un’altra partita di altissimo livello e da quel momento diventa un titolare della prima squadra, non tornando più a giocare con l’Under 20.

Il Chelsea lo ha già cercato la scorsa estate

Nonostante la giovanissima età, Moscardo diventa un punto fermo del Corinthians e viene così anche convocato dal Brasile Under 23. La sua crescita, però, viene notata anche in Europa e ad agosto il Chelsea presenta un’offerta ufficiale da 21 milioni, che viene però rifiutata dal presidente Duílio Monteiro Alves. Di lì a poco, infatti, ci sarebbero state le elezioni per eleggere il nuovo presidente del Club e per questo Monteiro non ha voluto vendere il suo miglior giovane. Nonostante ciò, Monteiro ha perso le elezioni, ma il nuovo presidente Augusto Melo sembra essere d’accordo con il suo predecessore: per lasciar partire Gabriel Moscardo servirà una cifra da capogiro. Il Milan e le altre grandi squadre europee interessate sono avvisate.

Emiliano Tomasini

Nato nel 1997, da piccolo facevo finte interviste ai giocatori quando giocavo alla play station, studiavo gli album delle figurine e imparavo a memoria le carriere dei giocatori. Dopo le partite con gli amici scrivevo il tabellino e le pagelle del match. Il mio sogno è sempre stato raccontare il calcio e la mia passione per questo sport. Ora ho l’opportunità di farlo: l’audience è cambiata, ma la passione e l’entusiasmo sono gli stessi.

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