Gabriel Barbosa è tornato Gabi-GOL! Dopo l’esperienza fallimentare in Europa, prima all’Inter e poi al Benfica, da quando è tornato al Santos, in Brasile, ha fatto benissimo tanto da meritarsi l’inserimento nella top 11 del Paulistão 2018. Un riconoscimento importante per un attaccante che fino a qualche mese fa era sembrato una di quelle eterne promesse destinate a rimanere incompiute. All’Inter era arrivato sotto le luci della ribalta, addirittura per lui erano stati scomodati paragoni pesanti, ma in nerazzurro non è mai riuscito ad imporsi. Il prestito al Benfica ad inizio anno, dopo l’avventura italiana, doveva essere un modo per rinascere e rivalutarsi agli occhi di tutti quei detrattori che già lo avevano marchiato come un giocatore perso. Anche in Portogallo nulla da fare, solo un gol e tanta tanta panchina.
Poi l’ultima spiaggia, il ritorno in Brasile, a casa sua. Al Santos per riprendersi e per provare a non buttare via una carriera che poteva essere luminosa sul nascere. E Gabigol, con l’aiuto di Dio, con forza e abnegazione – come spesso ama sottolineare nei suoi post su instagram -, ce l’ha fatta: quattro gol nelle prime quattro partite, da quando è arrivato, tutti di fila e tutti importanti. Per riconquistare la fiducia di tutti e per far rifiorire l’interesse su di sé dopo qualche passaggio a vuoto. Ora il classe ’96 riparte da questo premio, quello della federazione Paulista, che lo ha inserito tra i tre migliori attaccanti della manifestazione. Nella speciale top 11 del calcio brasiliano un’altra ex conoscenza del calcio italiano, Felipe Melo, anche lui tornato in formissima, a casa sua, in Brasile.
Gabigol ha anche voluto postare un messaggio su Instagram per sottolineare la fatica di questi mesi e la felicità per il riconoscimento ottenuto: “Grazie Signore per questo premio, da dividere con i miei compagni e tutti i tifosi del Santos“.
Queste le sue parole a margine della manifestazione e della consegna del premio:
“Sono molto felice per questo premio, ho perso alcune partite all’inizio del Paulistão. Credo di aver fatto un buon campionato, anche se non è stato sufficiente per portare il Santos in finale. Non giocavo da molto tempo, mi mancava il ritmo partita, ma fortunatamente sono sceso spesso in campo e ho fatto anche qualche gol. Un sacco di persone non lo sapevano, ma ho avuto molti infortuni. Differenze col calcio in Europa? Qui è molto diverso dall’Europa. L’alimentazione, l’allenamento. Ci sono alcune questioni che potremmo prendere più sul serio, ma penso che in generale il livello sia ottimo“.
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