Categories: Interviste e Storie

G Factor: Alessandro Giacomel, la promessa made in Padova dell’Empoli

Benedetto vivaio, è l’espressione che più volte avranno pronunciato in casa Empoli visto che il settore giovanile rappresenta la principale risorsa della società toscana. Da Di Natale a Piu, è lunga la lista di ragazzi cresciuti al centro sportivo di Monteboro che poi hanno conquistato lo scenario del “Castellani”. Una produzione continua di talenti che alimenta il progetto della società del patron Corsi, destinata a crescere e a rappresentare l’anima dell’Empoli. Tra le promesse per il futuro c’è sicuramente Alessandro Giacomel, portiere classe ’98 della Primavera di mister Mutarelli. La scuola friulana è sicuramente una delle più interessanti in Italia; Scuffet e Meret, i portieri più promettenti emersi negli ultimi anni, sono entrambi di proprietà dell’Udinese. Dal Friuli al Veneto le distanze sono brevi, la terra dei portieri può arrivare fino a Padova, la città in cui è nato e si è calcisticamente formato Giacomel, che in Toscana è approdato solo a sedici anni.

La formazione tecnica si è svolta nel vivaio del Padova, storicamente guidato da Giorgio Molon, un maestro nell’organizzazione tecnica delle giovanili. Il suo percorso in maglia biancoscudata è iniziato all’età di nove anni, Giacomel non era un predestinato ma un ragazzo con buone qualità che gradualmente ha potenziato il suo profilo. Dopo due stagioni, infatti, il Padova per dargli più spazio ha fatto in modo che la sua avventura continuasse al San Paolo, una società dilettantistica con una buona tradizione a livello giovanile. Il suo rientro al Padova coincide con la categoria Giovanissimi Regionali, dove mette in mostra le sue qualità con un percorso di crescita costante dal punto di vista tecnico ma soprattutto della personalità. Lo premia anche Piscedda che nel maggio del 2014 lo convoca nella Nazionale Under 16 di serie B. Tre mesi dopo, ad agosto, l’Empoli approfitta del fallimento del Padova e porta a casa Alessandro Giacomel, schierandolo tra i pali degli Allievi Nazionali guidati da Bigica. Giacomel è stato un protagonista assoluto del campionato dell’Empoli che fino all’86’ della finale-scudetto contro la Roma aveva lo scudetto di categoria cucito sulla maglia. Le reti di Cappa e Tumminello, che domenica al “Bentegodi” ha vissuto la gioia del debutto in serie A, hanno dato la svolta alla gara e regalato il tricolore alla formazione di Coppitelli. Giacomel fu uno dei protagonisti della sfida prima di cadere sotto i colpi giallorossi. Il portiere classe ’98 dell’Empoli non si è fermato, ha continuato a mettere in luce il suo talento prima nel ritiro del gruppo di Giampaolo che l’osserva con grande attenzione e poi in Primavera, dove è riuscito a prendersi il posto battendo la concorrenza di Pellegrini. Giacomel ha totalizzato finora dodici presenze su sedici partite tra campionato e Coppa Italia Primavera, conquistando anche la fiducia di Vanoli che l’ha convocato per l’amichevole dell’Under 18 contro la Bulgaria. Ottima tecnica, discreta lettura delle traiettorie, spiccate abilità nelle uscite alte e basse, grande personalità nell’attacco alla palla, Giacomel ha tutto per emergere, deve lavorare per continuare il suo percorso di crescita, lavorando sulla forza dal punto di vista fisico e curando la sua capacità di leadership della difesa da conservare nelle nuove sfide sempre più complicate che dovrà affrontare. Da Piu a Picchi, da Diousse a Giacomel, la prossima speranza dell’Empoli riguarda la porta. Sarà la Toscana la terra promessa per il portiere veneto?

Staff: Ciro Troise

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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