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Il passato albiceleste e il presente con La Tri: il Messico si affida all’ex Funes Mori

Quasi una finale alla seconda giornata della fase a gironi di Qatar 2022, ma per Rogelio Funes Mori sarà molto di più. L’attaccante nato a Mendoza potrebbe giocare al centro del tridente composto da Lozano e Vega, contro quella camiseta albiceleste che aveva vestito con la Sub20 e in amichevole contro il Brasile nel 2012. La stessa maglia che ha indossato in 26 occasioni suo fratello gemello Ramiro, tra cui le 2 finali di Copa América perse col Cile. 

 

 

In Messico, El Mellizo ha trovato il suo posto nel mondo, dopo che da bambino ha dovuto seguire i suoi genitori negli Stati Uniti perché per colpa della crisi avevano perso il lavoro. Si stabilirono ad Atlanta, ma vennero deportati. Andò meglio qualche tempo dopo ad Arlington, nel nord del Texas. È qui che i due gemelli hanno iniziato a giocare prima a basket e football americano, e poi a calcio. 

 

 

I Funes Mori hanno scoperto un reality show a cui avrebbero potuto partecipare: “MLS Dream”. Il premio? Far parte della Prima Squadra dell’FC Dallas. Rogelio e Ramiro sono stati tra i 5 vincitori dell’edizione a cui avevano preso parte altri 2mila ragazzi. Il debutto in MLS non è mai arrivato, ma i due hanno sostenuto un provino al Chelsea. Tuttavia, senza passaporto europeo sono tornati in Argentina, dove sono stati tesserati dal River Plate. Il debutto con i Millonarios è arrivato nel dicembre 2009 per Rogelio, che ha vissuto gli anni più bui della storia del club di Nunez, inguaiato nella classifica dei promedios e con la conseguente retrocessione del 2011. 

 

https://twitter.com/rogelio7funes/status/1404588539266797571?ref_src=twsrc%5Etfw

In quei mesi Rogelio è finito anche nel mirino dei tifosi. Il Grupo Fiesta, una band di musica di strada, ha creato nel 2013 una canzone per sbeffeggiarlo dal titolo: ‘Himno a Funes Mori’. Questo il ritornello: “Improvvisamente la palla arriva, è posizionato per tirare, tutti i tifosi gridano il gol… e Funes Mori lo ha mancato e Funes Mori lo ha mancato”. 

 

Dopo il ritorno in Primera, El Pelado Ramon Diaz ha comunicato a Rogelio che non lo avrebbe tenuto in considerazione. Passarella gli aveva messo una clausola da 25 milioni, ma il Benfica lo ha acquistato per 2. Dal Portogallo ai turchi dell’Eskisehirspor, dove ha segnato 14 gol in 36 partite, numeri che hanno richiamato l’attenzione del Monterrey. E a portarlo in Messico è stata proprio la chiamata di un turco-argentino, come Antonio Mohamed. Al primo anno ai Rayados ha segnato 20 gol in 36 presenze e Jürgen Klinsmann aveva tentato di convincerlo a scegliere la nazionalità statunitense. 

 

 

Dal 2015 a oggi, Funes Mori ha segnato 139 gol in 284 partite con il club di Monterrey, mentre sono 6 le reti in 16 presenze con La Tri di un altro argentino come El Tata Martino. “Festeggerei il gol con tutto il cuore. Sono cose che succedono una volta nella vita, incontreremo l’Argentina e sarà una partita molto bella”, aveva detto negli scorsi mesi il 31enne, che dopo le critiche e le canzoni irrisorie ricevute da giovane, ora potrebbe prendersi una rivincita. La Scaloneta è avvisata.

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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