Un inizio di stagione complicato, un solo punto raccolto nelle prime otto partite per il Frosinone e una panchina – quella di Moreno Longo – che dopo il ko contro il Torino sembrava traballare più che mai. Ma dopo il match con i granata la società ha scelto di confermare l’allenatore, per permettergli di continuare il suo lavoro. Un concetto ribadito anche in conferenza stampa quest’oggi dal presidente Stirpe, che ha nuovamente messo al sicuro la posizione della guida della squadra.
“In questi anni ho sempre cercato di fare il bene del Frosinone – ha spiegato il numero uno del club giallazzurro – se però
le condizioni cambiano, sarò il primo ad invertire la rotta, anche in 24
ore. Se non sono più gradito o non posso più svolgere tranquillamente
il mio lavoro sarò il primo ad andare via. Abbiamo
perso Dionisi, abbiamo dovuto prendere dei giocatori giovani e negli ultimi giorni di
mercato sono arrivati tre ragazzi. Uno a tre ore dalla chiusura. Siamo
stati coerenti e abbiamo preso 12 giocatori in totale; il tutto per forza in due mesi dopo la promozione e circondati dall’atmosfera negativa creata dal caso Palermo. Abbiamo lavorato tutta l’estate”.
Poi le parole per l’allenatore: “Longo è giovane, si era conquistato sul campo la possibilità di
allenare in A. Era accaduto anche con Stellone e va supportato: prendiamo pregi e difetti. È attaccato al suo lavoro, arriva per primo e va via
per ultimo qui ma ha poca esperienza e alcune volte le cose vanno bene, altre
vanno male. Gli rimprovero di essersi impuntato con un modulo che i calciatori non
riuscivano ad apprendere al meglio. Bisogna cambiare perché non si può restare
su alcuni “credo” se i risultati non arrivano. Sono rimasto molto
amareggiato dopo Frosinone-Sampdoria ma ho capito che anche Longo aveva
bisogno di tempo”.
“Gli ho chiesto buone prestazioni, fin quando
sarà difendibile non potrò criticarlo perché sta facendo un buon lavoro. Il
calcio è dei tifosi e la sua sorte sarà determinata dal gradimento
dei tifosi. Spero continui a creare buone prestazioni e che possa
terminare il contratto che ha con noi qui, con tranquillità. L’ho già detto: prendetevela con me, non con lui. Quando si vince è facile festeggiare, un po’ meno quando si perde. Non
dimentichiamo che chi sta perdendo prima ha vinto. Capozucca ha fatto
un lavoro egregio e non tutti sono voluti venire qui. Frosinone non è una
piazza che attira i giocatori di Serie A. Abbiamo ricevuto molti no, non
per soldi. Il lavoro delle persone va
rispettato e spesso dimentichiamo da dove siamo partiti”.
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