Zero alibi e piena assunzione di responsabilità da parte dei giocatori. È il messaggio lanciato in conferenza stampa dal presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, che ha ufficializzato l’esonero dell’allenatore, Vincenzo Vivarini. “Il percorso di rigenerazione e ricostruzione delle fondamenta della squadra non è andata come immaginavamo – ha spiegato il numero 1 giallazzurro – I risultati sono tutti gli occhi di tutti: c’è un percorso da ricostruire, con un’assunzione di responsabilità di tutti quanti, a partire dalla squadra“.
Poi il messaggio ai giocatori: “Alcuni calciatori che erano qui anche nelle stagioni passate sono irriconoscibili, quindi sono i primi a doversi assumere le responsabilità perché sono loro che hanno scelto di rimanere qui. Questo non è avvenuto. Ci sono stati dei calciatori che sono arrivati qui e magari pensano che visto che vengono convocati dalle nazionali il loro compito è finito. Loro stanno qui perché devono dare un contributo alla causa, la convocazione è una conseguenza del buon lavoro che è stato fatto“.
Situazione di difficoltà (ultimo posto in classifica e appena 6 punti in 9 partite) che ha portato la dirigenza del Frosinone ad assumere due scelte. La prima è il ritiro a tempo indeterminato a Castel di Sangro: “La squadra ci resterà fino a quando non mi darà dimostrazione di entusiasmo, energia e cattiveria agonistica – ha illustrato Stirpe – Ci sarà anche un regolamento da rispettare, con un uso parsimonioso dei telefonini“.
La seconda è il cambio in panchina, con Leandro Greco promosso al posto di Vincenzo Vivarini: “Non siamo contenti e non siamo neanche convinti che sia la scelta giusta, ma vogliamo togliere le alibi a tutti quanti. Al suo posto ci sarà Leandro Greco e non sarà una decisione provvisoria”.
Stirpe si è soffermato anche sugli obiettivi del Frosinone: “A giugno abbiamo fissato gli obiettivi e nessuno ha mai parlato di promozione in Serie A o di campionato che avrebbero dovuto fare sfracelli, avevamo detto che l’obiettivo era ripartire con entusiasmo ed evitare di fare disastri”.
Spazio, infine, al mercato di gennaio: “Abbiamo degli infortunati che speriamo di recuperare entro fine anno. Se li recupereremo e saranno nelle condizioni giuste, allora dovremo fare poco sul mercato. Se non saranno nella condizione di poter dare una mano, interverremo sul mercato. Non basta recuperare i calciatori, bisogna anche reinserirli e capire quando sono pronti. Se saranno pronti in un tempo ragionevole, ovvero perfettamente in condizione entro la fine del mercato, non faremo nulla. Dove siamo scoperti andremo ad agire, così come andremo ad agire nelle posizione occupate dai calciatori che non ci hanno dato quanto ci aspettavamo“.
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