Gabriele Bracaglia (IMAGO)
Il Frosinone supera anche lo Spezia e si regala la quinta vittoria consecutiva: giallazzurri sempre più primi.
Quinta vittoria consecutiva, primo posto in solitaria, miglior attacco della Serie B. Potrebbero forse bastare questi numeri per descrivere l’incredibile percorso del Frosinone di Massimiliano Alvini, protagonista di una delle migliori partenze della squadra giallazzurra.
Un punto in più rispetto alla diciassettesima giornata della stagione 2022-2023, poi conclusa con la promozione in Serie A. Otto in più, invece, rispetto al campionato 2014-2015, ovvero quello della prima storica promozione in massima serie.
Un percorso netto, frutto della perseveranza e della voglia di provare a riprende in mano un percorso positivo dopo un anno difficile a livello di risultati. Sensazioni trasferite rapidamente sul campo, dove ‘i ragazzi terribili’ continuano a vincere e a divertirsi.
Da Palmisani a Bracaglia, fino al talento ormai non più sorprendente di Ghedjemis e Kvernadze. Ben dieci calciatori titolari nati dopo il 2001, con l’unica eccezione rappresentata da Giacomo Calò, giunto nel frattempo al suo ottavo assist stagionale. Sorrisi, gol e nuovi sogni, merito di un gruppo di ‘Incoscienti giovani’, come direbbe qualcuno.
Il nome di Fares Ghedjemis sul tabellino dei marcatori ormai non è più una sorpresa. Il talento francese, giunto al sesto gol in campionato, anche contro lo Spezia è stato uno dei grandi trascinatori della squadra di Alvini. Una crescita silenziosa ed esponenziale, partita fin dal suo arrivo a gennaio 2024.
Era la Serie A, categoria che lo vedrà anche esordire in occasione del match contro l’Atalanta, un mondo totalmente diverso per l’esterno classe 2002. Dalla Serie C francese alla massima serie, dai gol salvezza a quelli che potrebbero consegnare al Frosinone un’altra pagina indelebile della sua storia recente. Attesa e felicità, ingredienti per costruire nuovi sogni. Parola di monsieur Ghedjemis.
Nel successo sullo Spezia, tuttavia, c’è anche il lavoro, ormai consolidato, portato avanti durante gli ultimi anni all’interno del settore giovanile. Da Palmisani, autore di un’ottima parata su Salvatore Esposito nel finale di gara, a Gabriele Bracaglia, passato in poco tempo dalla curva dello stadio Stirpe ai gol pesanti. Figli di una programmazione portata avanti con lungimiranza.
Un gruppo giovane e ambizioso, guidato da un allenatore che si è già preso la sua rivincita. “Alvini sotto la curva”, canta lo stadio a fine gara. L’ennesima testimonianza dell’entusiasmo sempre più travolgente dei tifosi del Frosinone.
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