Segnare al Milan, a San Siro, era uno dei suoi sogni, ma non l’unico. Alcuni Luca Paganini li ha realizzati, altri sono ancora in cantiere. “Li ho messi in fila” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello sport – “ll gol alla Samp davanti ai nostri tifosi a ottobre, il mio primo in A: è il ricordo più bello. Il secondo domenica col Milan: un gol alla Scala del calcio, lo sognavo da mesi, come raccontai ad inizio stagione. Che gioia, c’era mia mamma Debora in tribuna. Papà? Anche lui strafelice. Mi ha scritto diversi sms dopo il gol. Salvezza? Avessimo vinto col Milan sarebbe stato diverso, eppure il Frosinone non molla. Non dirò chi tra Carpi e Palermo ha più chance, proprio perché non mi sono ancora arreso”.
Il terzo sogno è quello di giocare in Premier: “Ci riuscirò. Le favole, come quella del Leicester, esistono. Per quel che riguarda il campionato, siamo stati un po’ penalizzati, si poteva ottenere di più. Sudditanza? Un po’ è rimasta, però il Frosinone è sempre uscito dal campo a testa alta. Se retrocediamo non sarebbe un dramma: la società ha una struttura solida e un gran bel settore giovanile, sarebbe pronto a risalire”. Futuro: “Se resto anche in B? Deciderà la società. Tra i miei compagni quello che mi ha stupito di più è Gori. Ha esaltato le sue qualità e minimizzato i difetti”.
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