Frosinone, Angelozzi: “Io ospite del Leverkusen, mi hanno chiesto del nostro modello”

Guido Angelozzi è a Roma per ricevere il premio Adicosp di miglior direttore sportivo della scorsa stagione. Il dirigente del Frosinone si è raccontato così: “La promozione è stata un risultato importantissimo, questo premio l’ho ricevuto prima ai tempi dello Spezia e ora con il Frosinone, quindi sono felicissimo e devo ringraziare tutto il mio staff, tutti quelli che lavorano con me. Il premio lo ritiro io ma è di una squadra che abbiamo al Frosinone; merito di Fabio Grosso e di tutti i calciatori che c’erano. Il merito va condiviso, ringrazio tutti quelli che erano con me“. 

Sull’attuale stagione: “Mancano tre partite, noi siamo lì. Dall’inizio dell’anno volevamo arrivare fino in fondo lottando per non retrocedere e ci stiamo riuscendo. Speriamo che alla fine questo sogno si possa avverare. La vittoria del Sassuolo con l’Inter? Il Sassuolo è una squadra forte, che ha dei giocatori importanti, per cui ha vinto andata e ritorno; sono stati bravi“. 

Frosinone, Angelozzi: “Speriamo di centrare l’impresa salvezza”

Angelozzi ha poi riepilogato il percorso di questa stagione: “Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto da inizio anno, avevamo degli obiettivi, tra cui valorizzare dei giocatori e portare avanti come società un certo discorso. Ci siamo quasi riusciti, il sogno ora è raggiungere la salvezza. Si è appena conclusa la trentacinquesima giornata e siamo lì a lottare con squadre importanti come il Verona, l’Udinese, l’Empoli, il Cagliari. Per cui siamo contenti, speriamo di riuscire nell’impresa“. 

A quel punto Angelozzi ha proseguito: “Il Frosinone un modello? Questo non lo posso dire io, dico che da qualche anno stiamo portando avanti la valorizzazione di tanti giovani, cosa che magari in Italia si fa meno. Nei giorni scorsi sono stato invitato dal Bayer Leverkusen; io conosco il direttore sportivo, l’amministratore delegato voleva conoscermi. Mi ha chiesto perché in Italia non facciano tutti quello che facciamo noi. Noi siamo convinti di questo progetto, se saremo di esempio saranno gli altri a dirlo, non possiamo dirlo noi“. 

Sui prestiti di Soulè, Kaio Jorge e Barrenechea: “Se sono da Juve? Secondo me sono tutti e tre giocatori bravi, che ci possono stare. Sarà poi il direttore della Juve a decidere su di loro. Soulè ha classe, inventiva, dribbling: se un giocatore ha talento secondo me può giocare ovunque. Abbiamo un bellissimo rapporto con Giuntoli ma sinceramente in questo momento stiamo pensando a raggiungere la salvezza“. 

Angelozzi ha infine commentato l’eventualità di una salvezza del Frosinone: “Sarebbe un bel bigliettino da visita quando sarò vecchio e penserò nel caso a questa cittadina di quarantamila abitanti capace di raggiungere la permanenza in Serie A. Per tre volte il Frosinone è andato in Serie A, due volte è retrocesso, quest’anno siamo qui a lottare. Speriamo, perché la città di Frosinone se lo merita, il presidente Stirpe ha portato in vent’anni questa squadra dalla C2 a livelli europei“.