Rivalsa, conferme, continuità. Quello appena terminato è stato un weekend decisamente speciale per i fratelli Esposito. Da Sebastiano, al primo gol con l’Empoli, fino a Pio e Salvatore, protagonisti assoluti nel derby tra Spezia e Carrarese. Ruoli diversi, stessa passione ma, soprattutto, stesse origini calcistiche: l’Inter. E poi Castellammare, le giornate passate a giocare per strada, una voglia matta di inseguire un sogno anche quando mamma Flavia era costretta a rimproverarli per le innumerevoli partite giocate in casa.
Una lunga rincorsa, dalle giovanili fino alla prima squadra. Momenti difficili, ripartenze, speranze. Il presente parla invece di emozioni divise a metà tra Cagliari, avversario dell‘Empoli di Sebastiano, e Spezia, che tracciano probabilmente un nuovo inizio. Per Seba è il primo gol con la formazione toscana, cercato e voluto dopo aver raggiunto la maturità definitiva in Serie B, per Pio e Salvatore si tratta invece di gol che hanno il sapore di rinascita.
Mettersi in gioco, parole e pensieri che hanno costantemente accompagnato gli ultimi anni di Sebastiano Esposito. Anche quando si è trattato di lasciare per la prima volta l’Inter per tuffarsi nelle prime esperienze con Spal e Venezia. Difficoltà, ricerca del proprio io, e voglia di emergere. Prima la Svizzera e il Belgio e poi, forse come crocevia della sua carriera, il Bari. In Puglia diventa leader e segna gol pesanti, fino alle lacrime del “San Nicola” nella finale con il Cagliari.
Fuori, intanto, resiste il filo rosso che, il 25 novembre 2023, lo mette davanti a una sfida dal sapore speciale: quella contro Pio e Salvatore. È Sampdoria–Spezia, ma per quei tre ragazzi venuti da Castellammare è in realtà un lungo viaggio tra i ricordi di casa. E poi semplicità. Come quando, nella gara di ritorno,si ritrovano insieme a papà Agostino e mamma Fiorella fuori dallo stadio “Picco” di Spezia per parlare della partita. Il tempo nel frattempo scorre, e così Seba segna il suo primo gol con l’Empoli proprio contro il Cagliari, un passaggio significativo da quella triste notte playoff a una nuova vita in Serie A.
Seba chiama, dicevamo, e le risposte di Pio e Salvatore arrivano proprio nella sfida più attesa: il derby tra Spezia e Carrarese. Stadio pieno, con una tensione che accompagna tutto il riscaldamento fino al fischio d’inizio. Poi calcio, solo calcio, e gol. Apre Pio, di testa, sotto la Curva Ferrovia. Proprio come nell’ultima gara della scorsa stagione contro il Venezia, rete decisiva e salvezza. Un continuo richiamo tra passato e presente in una giornata storica.
Dall’altro lato Salvatore, custode del centrocampo, con la personalità e la voglia di prendersi una rivincita dopo le diffcoltà degli ultimi due anni. Segna il rigore del 3-1, raccoglie gli applausi e sorride, quella maglia adesso non pesa più. Vittoria, rinascita, continuità, si ma chi offre? Beh, ovvio: Seba.
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