Fosse solo una questione di record.
Da ‘Superman’ – nomignolo che gli era stato affibbiato ai tempi di Parma: lui prima para un rigore a Ronaldo e poi mostra una maglietta con tanto di S – a supereroe ‘imbattibile’ in soli tre minuti? Fatto, in Torino-Juventus. Anzi, Buffon si è addirittura spinto oltre toccando quota 973 minuti d’imbattibilità, fino a quel rigore (al terzo minuto… del secondo tempo) scombina-piani di Belotti. Tua? “Mia”. Sua! Una storia acciuffata a due mani, in presa alta e comoda, a rischi zero. Se non ci fosse sarebbe da inventare, quando ti accorgi che puoi averne solo uno lo vorresti clonare: G1G1, il migliore tra quei tre pali, e non certo da oggi. Il volo d’angelo sulla testata di Zidane in finale Mondiale dove la mettiamo? Ricordo bellissimo, come la Coppa d’altronde. Affar nostro. In Torino-Juve Buffon supera Seba Rossi e festeggia alla sua maniera: dito puntato verso i suoi tifosi e dedica dritta a chi l’ha sempre appoggiato, anche nei momenti più difficili. Mostro, in senso eroico ovviamente.
‘C’è un record per te, Gonzalo’. Lui apre la busta all’81 di Napoli-Genoa e trova il 29esimo gol in A (nelle ultime 56 edizioni solo Toni ha fatto meglio, 31) tra l’altro bellissimo: destro così potente da far saltare in aria un San Paolo intero, di gioia. Estasi, euforia. “Bum” e palo-gol dedicato ai sognatori, e l’effetto preso dal pallone ha lasciato di stucco un po’ tutti, anche i pagellisti della Gazzetta che gli hanno rifilato un bel 9. Record di gol in un singolo campionato (29) e in una singola stagione (30) per l’argentino, oro di Napoli. Mostro.. dal cuore tenero. Che la sera prima a ‘C’è posta per te’ ha dichiarato: “Il calcio è la mia vita, certo. Ma non è tutto. Il mio obiettivo è avere una famiglia meravigliosa, vorrei diventare un grande padre”. Nel giorno della festa del papà. Tempismo perfetto. Altro… record.
Record di punti (67) e di partite vinte (20) per il Napoli nella sua storia dopo 30 giornate giocate, record di tute sfoggiate in panchina da un Sarri perfezionista e pure vanitoso (ma concreto!) che quando guarda allo specchio la sua squadra si compiace assai. Scorpacciata di emozioni per un Lasagna che nel 2012 giocava e segnava in Promozione mentre oggi trascina il suo Carpi verso la salvezza: gol al Verona – dopo altri molto belli e importanti, uno pure contro l’Inter – e squadra di Castori fuori dalla zona rossa, non succedeva dal 7 ottobre. Record di sorrisi, senza dubbio. Profumo d’impresa. L’altra faccia della medaglia non è poi così piacevole, record solo di delusioni per un Hellas che è tra le peggiori (in casa) nei 5 maggiori campionati europei: Troyes, Darmstadt, Aston Villa e Marsiglia sulla stessa onda, così lunga da portare alla retrocessione. Ma non è tutto nero quello che si nota, basterebbe ascoltare la Curva gialloblù del Bentegodi, sempre strapiena e innamorata della sua squadra. Record d’amore. Emozioni, sensazioni a catinelle. Fosse solo una questione di record.
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