Franck Kessie al Milan, l’anno d’oro del centrocampista ivoriano. A settembre era solo una delle tante promesse tornate a Bergamo, 10 mesi dopo si trova già vestito di rossonero, a peso d’oro. Meriti che Franck ha voluto dividere con Rino Foschi, definito come un “papà” dall’ex Atalanta. “Avevo bisogno di un difensore”- spiega Foschi nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Corti mi aveva segnalato Franck che a Tolone aveva stregato tutti con la Costa d’Avorio, giocando in più ruoli. La famiglia Percassi mi ha dato una mano e il ragazzo è entrato subito in sintonia con l’allenatore Drago: a Perugia debutta al centro della difesa, ma poi si sposta a centrocampo e non esce più… Kone gli ha dato una grande mano. È andato a vivere da solo e ha imparato a seguire bene le nostre regole: soprattutto quelle alimentari. E io ogni tanto provavo a farlo sorridere. Aveva bisogno di attenzioni, di una guida. È stato bravissimo perché si è impegnato con tanta serietà e i risultati si sono visti. Anche all’Atalanta ha dimostrato di avere una forza caratteriale enorme. Farà strada, per me è il Gattuso nero. Le sue qualità di incontrista sono al di sopra della norma, ha voglia di arrivare e una forte personalità, rispetto a Ringhio ha anche piedi migliori… L’aveva cercato la Juve, poi tutti sanno com’è andata con la Roma. I rossoneri sono stati bravi ad anticipare la concorrenza. Diamogli fiducia e Kessie saprà dare le risposte che tutti si aspettano”.
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