Alla prima gara del Mondiale Qatar 2022 è arrivato un pareggio per 0-0 per l’Uruguay, che non è riuscito a superare lo scoglio ostico della Corea del Sud. Servirà fare di più per passare il turno e accedere agli ottavi di finale contro Portogallo e Ghana, per superare l’equilibratissimo girone H.
Alla Gazzetta dello Sport, quest’oggi, ha parlato un ex giocatore della Celeste, noto per i suoi trascorsi con la maglia della nazionale e per i risultati raggiunti anche a livello individuale, il bomber Diego Forlan. Questo il suo pensiero sul Mondiale (e sull’Italia assente in Qatar).
L’Uruguay, dice Forlan, affronta la competizione sempre con lo stesso spirito: “A ogni Mondiale noi ci presentiamo con lo stesso piano: superare la prima fase e poi divertirci. È così anche questa volta. Il girone è difficile ed equilibrato, ma la prima partita è stata positiva anche se non abbiamo vinto. Ci siamo andati vicini e abbiamo dimostrato di essere in buona condizione. Nelle prossime due gare dovremo dare il massimo sapendo che, se passeremo agli ottavi, poi inizierà un altro Mondiale“.
Molti grandi campioni dell’ultima generazione uruguaiana, tra l’altro, come Suarez o Cavani, potrebbero essere al loro ultimo Mondiale: “Sono dei grandissimi calciatori. E hanno l’esperienza per gestire bene queste pressioni. Sicuramente vorranno chiudere in bellezza“.
Molti sono rimasti stupiti dalle sconfitte di Argentina e Germania all’esordio di questo Qatar 2022, vista la caratura delle avversarie affrontate. Non Forlan: “In realtà non le considero ‘incredibili’. O meglio: è chiaro che Argentina e Germania erano nettamente favorite, ma tutte le squadre che sono qui hanno un potenziale importante. Il Giappone lo conosco bene: so quanto sono organizzati e lo scrupolo con cui hanno preparato il torneo”.
Diego Forlan, ex Inter tra le altre, ha poi concluso il suo intervento parlando anche della grande assente di questo Mondiale, l’Italia. “Mi dispiace vedere il Mondiale ancora senza Italia. Sembra impossibile che la nazionale campione d’Europa non sia qui. Invece è così, addirittura per la seconda volta consecutiva. È successo anche all’Uruguay, che ha saltato il Mondiale nel 1994 e nel 1998. In Italia ci sono tanti giocatori bravi e quindi sono sicuro che al prossimo ci sarete. Il calcio è così”, ha concluso l’ex attaccante della Celeste.
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